mercoledì 21 novembre 2012

Post not found.

Torniamo ancora sulla triste vicenda del post censurato di Pierluigi Odifreddi, segnalando un interessante intervento di Massimo Mantellini apparso sul suo blog:
Io non ho nessun parere su Piergiorgio Odifreddi e nemmeno voglio occuparmi del contenuto del post che Repubblica.it ha cancellato dal suo blog, post nel quale l’autore paragonava numericamente Le Fosse Ardeatine alla strage in Palestina. Osservo solo che il blog personale di Odifreddi sul sito di Repubblica è un prodotto autorale in qualche misura indipendente o così almeno dovrebbe essere. Insomma, in contesti simili o si accetta l’autore o si rifiuta l’autore. Entrare nel merito di un singolo contributo è difficile. Cancellargli un post d’autorità (magari su pressioni esterne, se davvero così è avvenuto) entrando a piedi pari nel merito di una singola questione trattata, è semplicemente un atto che parifica un blog alle servitù usuali del restante prodotto editoriale. A quel punto tanto vale non averli i blog.

9 commenti:

Sergio ha detto...

Sottoscrivo in pieno questo commento

mad283 ha detto...

Concordo anch'io.

Stefano ha detto...

Beh, ma l'articolo di Odifreddi era indecente, ed era sul sito di Repubblica, non in quello privato di PGO. Sarebbe come dire che se ospito qualcuno a casa mia quello può fare quello che vuole. Non è censura eliminare le fesserie di un matematico che vuole fare il sociologo senza averne le capacità.

mad283 ha detto...

Stefano, ma se l'articolo era pieno di fesserie perché l'hanno pubblicato?

Stefano ha detto...

L'hanno pubblicato perchè non l'avevano letto. I blog sono pubblicati dall'autore, non dal direttore. Quando sono arrivate le proteste l'hanno rimosso.

Michele R. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michele R. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michele R. ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Michele R. ha detto...

La lettura dei commenti di Stefano mi ha suscitato delle riflessioni che non vogliono essere una critica nei riguardi di ciò che ha scritto:

Repubblica è libera di fare come meglio crede. D'altra parte mi piacerebbe sapere quale è il metro di giudizio dell'indecenza, visti i culi e tette che quotidianamente ammorbano la colonna infame in homepage (e questo vale anche per altre testate) e che rendono uno dei più autorevoli quotidiani d'italia simile a novella 2000. A proposito di proteste, immagino che anche gli scandali sessuali del nemico nr.1 avranno prodotto simili pressioni. A seconda di chi è, bastano quindi alcune telefonate per decidere di rimuovere dei contenuti?