giovedì 13 dicembre 2012

Il cerchioBattista casca dall'Amaca.

Oggi, nella sua Amaca, Michele Serra se la prende con Pigi Battista giornalista del Nemico meglio noto su questo blog come cerchioBattista.

17 commenti:

ilaria ha detto...

E se invece di dedicargli le prime 10 pagine si provasse a far finta che non esista? Nessun articolo, richiamo, sarcasmo, vignetta, fotografia, niente di niente. Neanche un B puntato. Niente. Come se l'omino non contasse più una emerita mazza in questo paese (cosa non molto lontana dalla realtà). Gli italiani ringrazierebbero, per lui sarebbe l'ingiuria più grossa e forse si convincerebbe di essere arrivato davvero al capolinea.

Michele R. ha detto...

Applausi.
Categoria insopportabile quella dei terzisti, ovvero quelli che si dovevano distinguere tra berlusconiani e anti. In realtà, soprattutto col senno di poi, è evidente una sola cosa: Coloro che hanno sempre guardato in cagnesco B., non erano antiB. così per sport. In lui avevano visto concentrarsi in un sola persona i difetti, i mali peggiori dell'italiano medio.

illustrAutori ha detto...

continuo a non capire perché i giornali con un minimo di cervello (e senza il portafoglio tenuto per le p...) non fanno come dice ilaria, l'avesse fatto Occhetto nel 1994 forse sarebbe andata in modo diverso già allora...

Frank ha detto...

Quoto totalmente ilaria, perché è da un pezzo che lo penso. Questa mattina, Vittorio Zucconi su Radio Capital, ha risposto ad un ascoltatore proprio su questo tema.
L'ascoltatore poneva, in sostanza, lo stesso quesito, ma la risposta - disarmante - è stata che poiché ha tre tv, ne controlla altrettante e ci sono giornalisti amici un po' dovunque, non se ne può fare a meno anche se si volesse.
E invece se si vuole si può eccome.
Lanciamolo, FS, da questo blog il nuovo tormentone del genere "pagine che si potevano evitare" quando trattano di B.

ilaria ha detto...

Hai ragione Frank lanciamo un nuovo tormentone come quello della littizzetto. Apriamo alle proposte.
Io sarei per #ignoriamolo o #luinonesistepiù.

Frank ha detto...

Oppure, ilaria #diluimenefrego.

Anonimo ha detto...

Cavolo, non credevo fosse così semplice il segreto per liberarsi di berlusconi. Quella di Ilaria è una genialata da premio Nobel noparty.

ilaria ha detto...

E pensa Frank se da domani Repubblica uscisse con un piccolo logo sotto la testata "giornale deberlusconizzato". uno, due, tre giorni di fila...pensa che casino succederebbe!

Anonimo ha detto...

Ma come abbiamo fatto a non pensarci prima?

ilaria ha detto...

Ah ah ah. Intanto se il giornale più letto d'Italia iniziasse si darebbe una ridimensionata al fenomeno "ririririridiscesa" e forse anche i giornali stranieri si calmerebbero.

ilaria ha detto...

Anche Mauro nella reunio di oggi dice: "Berlusconi è il passato. Bisogna che anche nel fare il giornale si guardi al futuro e non al passato".
Fantastico. Evviva.
Ma riusciranno a resistere?

Frank ha detto...

@ilaria, analogamente ai comuni denuclearizzati. Sarebbe entusiasmante.
@Anonimo delle 13:23, qui non si tratta di liberarsi di B. in modo così semplice, ma di resettare i parametri di valutazione anche giornalistica.
Lui resterebbe, certo, ma se cominciasse a calare l'oblio e le pagine a lui & scherani venissero dedicate ad altro... Sarei proprio curioso, come ilaria, di vedere l'effetto che fa.

Anonimo ha detto...

Se questa linea l'adottassero tutti i giornali, certo, ma questa è una speranza un po' troppo utopistica e, consentitemelo, anche un tantino ingenua. Ricordatevi che ci sono milioni di persone che si informano esclusivamente attraverso i canali Mediaset; gente anziana, casalinghe ecc. Purtroppo la realtà non è un forum dove puoi mettere l'utente fastidioso in "ignore" e continuare a vivere facendo finta che non esiste. Il problema va affrontato e combattuto non semplicemente ignorato. Poi mi sembra che la retromarcia che sta mettendo in queste ore Berlusconi è una conseguenza proprio del tam tam mediatico che è scoppiato intorno alla questione dopo l'annuncio della sua candidatura.

Trentini S.

ilaria ha detto...

Io credo invece che il tam tam mediatico abbia ingigantito troppo la notizia. Se l'avessero trattata per quella che era, ovvero "voglio un posto in parlamento per pararmi il culo dai processi" tutto sarebbe finito con un trafiletto in sesta pagina. E invece no la tentazione era troppo forte e via con titoloni e articoloni come se la minaccia di ricadere nel passato fosse concreta. A questa farsa non ha creduto neanche il mercato finanziario che ci ha speculato giusto quel minimo per poi smontare tutto.
La verità è che l'omino è realmente al capolinea e tutta questa attenzione mediatica fa sembrare che così non è. E' il rovesciamento della realtà.
Non siamo così ingenui da credere che non parlandone l'omino sparisca, ma siamo abbastanza realisti da credere che ormai non ha più nessun senso dedicargli tutto questo spazio. E infatti lo ha ammesso anche Ezio Mauro (salvo poi parlare per 10 minuti solo di lui, ma vabbè si spera sia l'ultima).

Frank ha detto...

@Trentini S., è vero che le televisioni rappresentano l'unico canale d'informazione per una parte ancor consistente della popolazione per la quale è l'argomento del giorno, ma se la proposta di ilaria trovasse spazio, tutti i tiggì ci aprirebbero e non mancherebbero le altre trasmissioni. Forse qualcosa accadrebbe.
Per ora è davvero al capolinea, ma l'attenzione mediatica è fuori da ogni realismo. Desolante il Tg3 delle 14:20 che ha dedicato il primo servizio alla presentazione del libro di Vespa dove c'era lui. Assurdo.
E' poi vero che anche il Diretùr, oggi in Reunio, prima lo ha definito il passato, ma ha continuato ad insistere, facendo solo balenare la tenue speranza che si cambi l'impostazione.
Ma noi teniamo duro e rilanciamo: fuori B. dai titoli e dalle pagine e dai tiggì. Esistono milioni di argomenti da trattare. Fuori gli attributi per far fuori B. dall'immaginario collettivo.

Barbapapà ha detto...

Sì, un Serra da applausi.

La riflessione di Ilaria, al netto dello spirito provocatorio della proposta, è pienamente condivisibile.
Se c'è un aspetto su cui B. è maestro è nell'imporre l'agenda del giorno ai media costringendo tutti a inseguirlo sul suo terreno. Quello che però ci aspetteremmo oggi, dopo vent'anni di esperienza berlusconiana, è un maggior equilibrio nei giornali, e in particolare nel nostro, nel calibrare questa attenzione. Non si possono ignorare certe notizie, per carità, ma neanche star lì a sviscerare ogni punto ossessivamente. Vedi l'inutile articolo odierno di Concita sulle Amazzoni che assistono sgomente allo show del Cav. Ma cosa ci importa oramai di questo arcinoto folklore?
Allargando il ragionamento, mi piacerebbe che Repubblica anziché sprecare pagine e pagine alle contorsioni dei partiti (ne basterebbero due ben fatte, corredate da un commento, per coprire adeguatamente la cronaca politica) si dedicasse alle questioni reali del Paese con la dovuta continuità. Ieri, ad esempio, le prime 8 pagine erano tutte dedicate all'attuale confusione politica mentre la proposta della Fornero sui ricongiungimenti onerosi (giusta o sbagliata che fosse) era sepolta a pag. 12 in un articolo di taglio basso. Un tema molto delicato che, ricordo, interessa migliaia di persone e su cui Repubblica stessa fece un richiamo importante in prima pagina qualche tempo fa. Adesso evidentemente fa meno notizia...

Oggi abbiamo necessità di capire quali programmi e quale idea di Italia vogliono proporci i partiti alle prossime elezioni, di stanare alcuni politici dai silenzi o dalle ambiguità su certi temi cruciali.
Due giorni fa, sulla prima pagina del nostro giornale, l’economista Alberto Bisin ha avanzato critiche pesanti alle idee del responsabile economico del PD ed è di queste cose che bisognerebbe discutere. Altro che la lite tra Alfano e Dell’Utri richiamata ieri in prima pagina (en passant, candidatura al PPR- per il buon Carmelo Lopapa).
Anch’io, come Ilaria, dubito che Repubblica abbia il coraggio di cambiare l’impostazione della sezione politica. Spero di sbagliarmi, naturalmente.

Mi associo, infine, alla proposta di Frank: il Feticista Supremo saprà istituire, con la consueta sapienza, la rubrica "pagine che si potevano evitare".

Frank ha detto...

@Barbapapà, approvo convintamente la tua impostazione della Politica. E' necessario un cambio radicale d'impostazione, allargando nello stesso tempo lo sguardo: sia all'estero sia in Italia.
Lo sciocchezzaio lo si lasci ad altri.