venerdì 14 dicembre 2012

L'evoluzione dei pubbliredazionali.

Luca Sofri, sul suo blog, fa un interessante analisi dell'evoluzione che hanno avuto i  “pubbliredazionali” all'interno dei quotidiani. Il riferimento riguarda soprattutto gli inserti e insertini che accompagnano ogni giorno Repubblica e che la maggior parte di noi pipierrini getta puntualmente nel cestino più vicino all'edicola (vedi Fabio P. e altri).

Il pezzo di LS inizia così:
Sto studiando da un po’ con curiosità gli sviluppi contemporanei di quella parte di contenuti giornalistici che un tempo erano chiamati “pubbliredazionali” e oggi sono diventati una cosa molto più complessa e importante all’interno dei quotidiani. Diciamo che il settore in generale è “zona grigia in cui non si distingue esattamente il contenuto giornalistico da quello pubblicitario”. Un tempo, con i testi “pubbliredazionali” la distinzione era più chiara: c’era scritto, intanto; e poi la grafica era più triste o comunque diversa, e il contenuto formalmente riconoscibile, una specie di comunicato stampa con toni molto promozionali. >>>prosegue qui

2 commenti:

Anonimo ha detto...

illuminanti i commenti sotto

Barbapapà ha detto...

Analisi interessante. In ogni caso: cassonetto.