sabato 8 dicembre 2012

Telefonate immaginarie.

L'attento Luca Massaro ci segnala un post apparso sul blog di Luigi Castaldi in cui si analizza la scelta di Pietrangelo Buttafuoco di scrivere per Repubblica, scelta che probabilmente gli è costata la sua rubrica Il riempitivo su Il Foglio. Nel pezzo, in cui viene anche citato PPR, Castaldi immagina una telefonata tra Marina Berlusconi e suo padre:

«Pronto…» 
«Ciao, Marina, sono papà…» 
«Ciao. Dimmi…» 
«Mi chiedono la testa di Buttafuoco per quella paginaccia uscita oggi su la Repubblica…» 
«Ma infatti. Ho letto anch’io. Uno stronzo che sputa nel piatto nel quale mangia da anni…» 
«Senti, facciamo valere il diritto di esclusiva che abbiamo, così impara…» 
«Non preoccuparti, provvedo subito… Ma, lì, come vanno le cose?» 
«Come le ha descritte Buttafuoco...»

Geniale.

3 commenti:

illustrAutori ha detto...

geniale anche il commento sulla coda

Piazza Indipendenza ha detto...

Sara' pure una penna arguta (cosa tutta da dimostrare), sara' che a casa nostra (intendo Repubblica) la porta e' sempre aperta per chiunque, ma Buttafuoco e' colui che difende Casapound. Non dimentichiamolo.

Anonimo ha detto...

A casa vostra la porta è sempre aperta a tutti.
Tu però preferiresti chiuderla.

commento geniale, come no...