mercoledì 30 gennaio 2013

Sondaggione: votate gli articoli PPR+ e PPR- di dicembre.

Ecco gli articoli da votare per le due categorie, in rigoroso ordine cronologico.
Vi ricordiamo che si vota sempre qui a destra sotto alla pubblicità.

Buona lettura e buon voto!









Francesco Merlo, commento del 12 dicembre Prigionieri del déjà vu. Un articolo profetico nell’immaginare le conseguenze mediatiche del ritorno di Berlusconi: “Ecco: per non lasciarci trasportare dal fiume di già visto, già vissuto, già detto e già fatto dobbiamo a tutti i costi abbandonare la surrealtà e ributtarci nella realtà. Concentriamoci subito sui veri protagonisti della prossima campagna elettorale, da Bersani a Monti, da Grillo al grande partito dell' astensione. Berlusconi era già ai margini ed è ancora ai margini. Vuole spaventarci con il déjà vu come spaventano la telecinesi, i venti gelidi, i tavolini che ballano, l'apparizione degli spettri “. Più facile a dirsi che a farsi, a quanto pare. “di diritto tra i PPR+ di dicembre (e, se ci saranno, dell’intero 2012)” (MUDD). 

Michele Serra, L’Amaca del 13 dicembre, dedicata con adeguato sarcasmo alla persistente tenacia terzista di Pigi Battista che sulle pagine del Corsera lamenta, ancora una volta, il ritorno delle due fazioni dei berlusconiani e anti-berlusconiani. “Nell'analisi di Battista manca una terza fazione (imbalsamata almeno quanto le prime due) che è la sua, quella dei terzisti. Che da anni fissano la scena evitando accuratamente di cogliere il rapporto di causa ed effetto che spiega la rissa in corso: l'antiberlusconismo è ovvia conseguenza del berlusconismo, è il livido che segnala la martellata, la difesa che replica all'offesa”. Segnalate anche l’Amaca del 14 dicembre, in cui “con la solita pungente ironia e sarcasmo che ben gli conosciamo, il nostro maitre à penser commenta da par suo la linearità del pensiero berlusconiano espresso nelle recenti dichiarazioni” (Francesca C.), e del 21 dicembre, in cui descrive l’incompatibilità tra Berlusconi e la Repubblica italiana. Ma nel rileggerla, se associassimo ogni volta il termine "Repubblica" al quotidiano, ci accorgeremmo che il ragionamento di Serra funziona ugualmente bene. “Pezzo esemplare di Serra da PPR+.” (Frank). 

Bernardo Valli, articolo del 14 dicembre L’arte del corrispondente. Bellissimo pezzo del principe degli inviati sull’importanza del ruolo di corrispondente in un giornalismo dominato dai blogger e dai Social network. “Il giornalista, del quale il cronista è l'espressione più autentica, decifra quel che accade ogni giorno nel villaggio, nella città, nella nazione, nel mondo. Il suo lavoro impone la presenza sul posto, il contatto diretto con gli avvenimenti,e una conoscenza, una certa familiarità con l'ambiente. Altrimenti, nella civiltà delle immagini e di Internet, il filtro televisivo e quello degli strumenti offerti dall'informatica alterano la notizia, la fanno dipendere dai poteri politici o finanziari che controllano o influenzano il labirinto della comunicazione. Un giornalismo senza uomini sul terreno è un giornalismo di seconda categoria, poiché si limita a interpretare sulla base di notizie fornite da altri”.

Gianni Clerici, articolo del 16 dicembre I taccuini di Brera - Venti righe in sei minuti le nostre gare di velocità. Il feticista Federico segnala il bel ricordo dedicato dall’amatissimo Scriba all’amico Gianni Brera. Incipit da applausi: “Scrivere di Brera? Non ho mai voluto farlo, per il disagio, o addirittura l' irritazione, che mi provocano le manifestazioni ufficiali del ventennale della sua scomparsa. Lo ritrovo diverso da quello che fu in una realtà tanto importante nella mia vita, da quando, a vent' anni, convinse mio padre a lasciarmi abbandonare una ricchissima scrivania di Signorino, futuro petroliere di una famiglia di comacini faber, per l'incerta e mal lastricata via di comacinus sapiens”. Segnalato anche l’articolo del 29 dicembre Nadal, il calvario continua niente Australian Open. Lo Scriba scalda i muscoli in vista dell’Australian Open, prima prova del Grande Slam del 2013, aggiornandoci sul malandato stato di salute di Rafa Nadal.“(…) in due poetiche colonne ci racconta i misteriosi malanni di Rafa Nadal che lo costringeranno a saltare l'Australian Open. A un certo punto Clerici parla di B. e lo chiama il Dottor Berlusconi. Un vero poeta” (Franco da Novara). 

Fabrizio Ravelli, articolo del 24 dicembre La stanza di Bocca tra libri e memorie della Repubblica. Il ricordo di Giorgio Bocca rimane forte nelle menti e nei cuori del popolo di Repubblica. Come ci dimostra il nostro amico Fabrizio che ci regala una affettuosa e rispettosa visita guidata nello studio (“l’officina”) del grande maestro del giornalismo italiano. Un racconto che esalta il metodo di lavoro di Bocca e il suo amore per la carta stampata. “Tocca confessare un certo disagio, nel metter piede qui, dentro allo studio del Bocca un anno dopo che lui se n'è andato. È tutto così pulito e in ordine, intatto, vien da immaginare di vederlo comparire col passo da montanaro e uno dei pullover che gli regalava il suo amico Tai Missoni, e ci troverebbe a frugare e scrutare, e ci manderebbe a quel paese”. 

Dario Cresto-Dina, articolo del 31 dicembre La Signora della vita. Si spegne, a fine anno, Rita Levi Montalcini e il Vice-Diretùr Cresto-Dina ne ripercorre mirabilmente la vita regalandoci tanti piccoli, partecipati dettagli di quotidianità. “La fine è importante in tutte le cose. A 103 anni Rita Levi-Montalcini ha completato la sua nel modo che posso immaginare avrebbe voluto: addormentandosi. L'aveva preparata da tempo dentro di sé, con la leggerezza che le persone speciali sanno usare nell'affrontare le cose gravi. Non si era stancata della vita, tutt'altro, aveva deciso di dimenticarsi di vivere per sfiorare la presunzione filosofica dell'immortalità”. 

Gianni Mura, I 100 nomi dell’anno del 28-31 dicembre. Tradizionale, pirotecnica conclusione d’anno affidata al nostro amatissimo Gianni Mura che sintetizza il 2012 attraverso cento nomi che, nel bene o nel male, lo hanno segnato. Sempre dal suo punto di vista, specialissimo ed apprezzatissimo. “Femminicidio (malattia maschile): Nel 2011 in Italia sono state 137 le donne assassinate, una ogni tre giorni. Sgozzate, pugnalate, bruciate, sparate, strangolate, ammazzate a pugni e calci da ex (mariti, fidanzati, conviventi) che mantengono una mentalità da padroni. Non si può dare un voto a una strage, ma fare un voto sì: che alle manifestazioni delle donne contro la violenza sulle donne partecipino tanti uomini: perché la sofferenza e la morte sono loro, ma la malattia e la vergogna sono nostre”. “Bravo Mura” (illustrAutori). 








Curzio Maltese, articolo del 10 dicembre Lo sfogo di Muccino: Hollywood, sei spietata. Mentre l’Italia e l’Europa si interrogano sul dopo-Monti, Curzio Maltese non trova di meglio da fare che occuparsi della crisi hollywoodiana di Muccino…

Carmelo Lopapa, articolo del 12 dicembre Alfano e Dell’Utri rissa in nome di Silvio. La sezione politica di Repubblica in una delle tante sconcertanti pagine dedicate al nulla della politica italiana, Con tanto di richiamo in prima pagina, a segnalarne la presunta importanza.
 
Enrico Franceschini, articolo del 15 dicembre Do you speak Konglish? La nuova lingua del mondo. Le solite sconfortanti divagazioni dell’annoiatissimo corrispondente londinese di Repubblica.
 
Vittorio Zucconi, articolo del 21 dicembre E l'aquila rapì il bambino la fortuna dei falsi sul web. Un classico di Repubblica: ricordare agli sprovveduti lettori che il web cela molte insidie… Da segnalare anche l’articolo del 30 dicembre L’Ultimo mistero di Hillary Clinton in cui Zucconi ha scritto di tutto tranne che la Clinton stava veramente male. Un pezzo malriuscito con un finale sgangherato: “Nel caso dovesse davvero correre per la poltronissima nel 2016, i trenta giorni di vuoto saranno un buco nero che potrebbe inghiottirla”. Nientemeno.
 
Paolo Berizzi, articolo del 22 dicembre Lapo Elkann 'Ho domato i demoni e ora ho una vita nuova'. Apertura di RClub dedicata ad un illuminato pensatore moderno: Lapo Elkann. L’incipit è sufficiente per intuire grandezza e profondità del pezzo: “Ti viene incontro in canotta bianca sull' uscio del loft in stile Warhol-vain- vacanza. Allarga il sorriso e, vestito come nessuno oserebbe in una gelida mattina al Ticinese - il quartiere di Milano dove abita - brucia il primo «grandeee!», esclamazione tipica del vocabolapo”.
 
Paolo Griseri, articolo del 31 dicembre Lapo Elkann, maxi furto in Uruguay. Rubati alla fidanzata gioielli per 3,5 milioni. A distanza di pochi giorni dal’intervista, ecco un altro esempio dell’inspiegabile infatuazione di Repubblica per Lapo: richiamo in prima pagina (sic) per la notizia di un furto da lui subìto in vacanza. Talmente imbarazzante, come pezzo, che nell’archivio on-line di Repubblica il pezzo risulta non firmato. Sussulto di dignità di Griseri?
 
Angelo Aquaro, articolo del 31 dicembre "Mai chiedere per primi l'amicizia su Facebook". Gran chiusura d’anno per Aquaro con un indispensabile articolo dedicato alle presunte regole di seduzione sul web. Il tutto condito dal solito discutibile stile pseudo-brillante e eccessivamente compiaciuto del corrispondente americano: “Parlami d'amore Facebook: tutta la mia vita sei tu. E infatti: tra social network e telefonini il galateo dell'amore l'è tutto sbagliato, e tutto è da rifare”. 

Ricordiamo che per segnalare articoli per il sondaggio mensile potete scrivere a enricoporrochiocciolafastwebnet.it oppure lasciare un commento in un post, anche se OT.

Si ringrazia Barbapapà per la collaborazione ai testi e alla selezione degli articoli.

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