Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Ciao Pazzo,
mi sembrava interessare confrontare i due titoli di questa triste notizia e soprattutto valutare quello proposto dal Nemico (il primo) rispetto a quello di Repubblica.
E' pur vero che si tratta di una tendenza ricorrente dell'informazione, per cui in Italia la scomparsa di un italiano sembra sempre più importante di quella di qualcun altro che non sia italiano, e la scomparsa di un personaggio noto più importante di quella di altre persone che hanno subito la stessa identica sorte, perché insomma non siamo proprio tutti uguali, neppure nella disgrazia.
Ma questo caso sembra ancora più singolare e la differenza ancora più marcata perché a leggere "Vittorio Missoni e tre italiani" sembra che Vittorio Missoni non soltanto non sia un italiano uguale a tutti gli altri ma che non sia neppure italiano come gli altri tre sventurati, che inoltre, e lo si scopre leggendo dopo il titolo, sono amici e compagna di Vittorio Missoni.
Questa l'impressione che ho avuto leggendo il titolo del nemico.
Paolo
3 commenti:
Ricorda molto il famoso titolo del "Piccolo" di Trieste: "Incidente in autostrada, morti un uomo e un marocchino"
Il problema secondo me è che mentre il titolo del Corriere è chiaro su ciò che è successo - al di là del "peso specifico" dato a Missoni Jr - quello di Repubblica non lo è per niente. Se mi si dice che è caduto un aereo, mi immagino un aereo di linea con 200 passeggeri, di cui 4 italiani. Sarebbe bastato lasciare la storia della rotta maledetta per le venti righe di titolini e linketti vari, ma evidentemente fa più "audience" che non specificare che si trattava di un aereo da turismo.
Voglio proprio vedere se domani Ravelli parlando di Ottavio Missoni lo chiamerà ancora "Tai"
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