Sulla questione delle sante dimissioni, sulla stampa italiana è un rincorrersi a "l'avevo previsto" o "l'avevo detto prima io", vedere sul blog di nonunacosaseria.
Fiumi di parole inutili su una questione che non ha la minima influenza sugli enormi problemi di questo paese, e cosi anche la più brutta campagna elettorale di sempre, la crisi economica, cose insomma che incidono nella carne della gente, sono passate in secondo piano (chissà se come già chiesto per San Remo, il cavaliere chiederà di rimandare anche le elezioni del Papa;-))
Dal mio punto di vista credo che le cose più serie le abbia scritte (quando si parla di questioni religiose non può che essere così), Piergiorgio Odifreddi nel suo blog: Caro ex-Papa ti scrivo.
Michele R.
4 commenti:
Dimenticavo... Il commento alla foto non è mio. Ringrazio l'amico blogger Tommaso "Frombol" T.
Non sarà rilevante rispetto ai problemi dell'Italia ma lo è rispetto alla capacità dei giornali di avere le notizie giuste in anteprima. Con la previsione del trappolone di D'Alema a Prodi del '98 il Foglio ha fatto 2 grandi scoop.
Il post di Odifreddi è molto interessante.
@Stefano, il senso del giornalismo sta appunto anche nella capacità di avere il fiuto giusto e arrivare prima degli altri. Rivendicare questo fiuto a posteriori non serve a nulla.
@Frank Ma a posteriori di cosa? É ovvio che solo dopo si può dimostrare di aver avuto fiuto prima, no?
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