C'era proprio bisogno di mandare tre republicones (Bocca, Currò e Intorcia) ad Amsterdam per l'amichevole della nazionale? Fabrizio Bocca il suo fondino non lo poteva fare dall'Italia come fa sempre Gianni Mura?
3 commenti:
Anonimo
ha detto...
scusa ma cosa paghi? al massimo il prezzo del giornale che ti mette a disposizione tre persone. magari lo potesse fare sempre. la qualità non è mai uno spreco in nessun lavoro. purtoppo ormai si pensa che si possa fare con una persona quel che si dovrebbe fare in tre. è la parte peggiore della cultura del web. tutti davanti al video, chi legge e chi scrive e la realtà ci scorre davanti col filtro. stare sul posto è importante in tutti i servizi. niente di personale però, solo un'opinione. luigi
Luigi, è vero quello che dici - che non si può fare da soli davanti al video il lavoro di tre persone sul campo. Il problema, in questo caso specifico e in molti altri, è che quando i giornali italiani mandano realmente tre inviati sul campo, questi finiscono per non fare niente di più e niente di meglio di quanto avrebbe fatto uno solo di loro davanti al video. E' questo lo spreco inutilmente pagato dai lettori: soldi ed energie per un lavoro che avrebbe potuto essere fatto molto meglio, e che spesso meriterebbe di essere fatto molto meglio.
Tra l'altro, trovo che le lamentele in questo senso siano giustificate a maggior ragione per il fatto che i soldi nella casse dei quotidiani sono pochi e quindi andrebbero investiti con maggior oculatezza, ossia spesi quando effettivamente si è certi che il risultato sia di livello. Invece spesso sembra, non solo sulle pagine de la Repubblica, che per determinati eventi ci sia una corsa ad apparire da parte dei giornalisti senza alcun reale beneficio alla qualità del giornale.
3 commenti:
scusa ma cosa paghi?
al massimo il prezzo del giornale che ti mette a disposizione tre persone. magari lo potesse fare sempre. la qualità non è mai uno spreco in nessun lavoro. purtoppo ormai si pensa che si possa fare con una persona quel che si dovrebbe fare in tre. è la parte peggiore della cultura del web. tutti davanti al video, chi legge e chi scrive e la realtà ci scorre davanti col filtro. stare sul posto è importante in tutti i servizi.
niente di personale però, solo un'opinione.
luigi
nota: Bocca è Fabrizio non Ferruccio.
Le opinioni sono belle perché sono personali.
Grazie per avermi segnalato l'errore. Chiedo scusa all'interessato e ai lettori.
Luigi, è vero quello che dici - che non si può fare da soli davanti al video il lavoro di tre persone sul campo. Il problema, in questo caso specifico e in molti altri, è che quando i giornali italiani mandano realmente tre inviati sul campo, questi finiscono per non fare niente di più e niente di meglio di quanto avrebbe fatto uno solo di loro davanti al video. E' questo lo spreco inutilmente pagato dai lettori: soldi ed energie per un lavoro che avrebbe potuto essere fatto molto meglio, e che spesso meriterebbe di essere fatto molto meglio.
Tra l'altro, trovo che le lamentele in questo senso siano giustificate a maggior ragione per il fatto che i soldi nella casse dei quotidiani sono pochi e quindi andrebbero investiti con maggior oculatezza, ossia spesi quando effettivamente si è certi che il risultato sia di livello. Invece spesso sembra, non solo sulle pagine de la Repubblica, che per determinati eventi ci sia una corsa ad apparire da parte dei giornalisti senza alcun reale beneficio alla qualità del giornale.
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