Roberto Saviano è diventato - forse suo malgrado?- il feticcio di un gruppo editoriale (Repubblica/L’Espresso), uno pseudo intellettuale della sinistra giustizialista, un noioso tuttologo costretto a scrivere di tutto, senza averne né i requisiti nè la preparazione. Gli studenti si scontrano in piazza? Ecco Saviano che mima il Pasolini di Valle Giulia. A New York nasce Occupy? Ecco Saviano mandato in trasferta a raccontare un mondo che non conosce. Saviano scrive di mafia? Anche se scrive delle cose inesatte non può essere criticato. Fino al Saviano fino Israele durante l’operazione Piombo Fuso tanto da scomodare Vittorio Arrigoni a cui il “profeta triste” (cit. di un mio amico) neanche si degnò di rispondere. Saviano vittima e carnefice di se stesso, dunque.E' tutto qui.
lunedì 15 aprile 2013
Il feticcio del gruppo editoriale L'Espresso Repubblica.
L'autore del blog Opinionista - letture disordinate tra roma e bergamo, oltre che demolire il nuovo libro di prezzemolino Saviano Zero Zero Zero, ne fa anche un ritratto non tanto edificante:
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