giovedì 27 giugno 2013

La lettera falsa e il granchio vero.

Oggi Repubblica, nella pagina delle lettere, ne pubblica una di un'insegnante romano che ha ricevuto la telefonata del padre di un maturando che gli chiedeva di bocciare il figlio per fargli ottenere un posto di lavoro.


La stessa lettera ha anche ispirato Massimo Gramellini per il suo Buongiorno di oggi.


Peccato però che la lettera sia falsa. I primi dubbi sono venuti a Davide De Luca che sul suo blog su Il Post scrive così:

La lettera che il padre di Andrea ha inviato ieri ai maggiori quotidiani è falsa. Dopo che al Post avevamo espresso i nostri dubbi sulla sua autenticità, un’agenzia pubblicitaria ci ha comunicato che effettivamente la lettera è stata scritta da loro con lo scopo di «[...] sottolineare le contraddizioni di un decreto di legge fallace approfittando della contemporaneità con gli esami di maturità.»

Sempre Il Post ha da poco pubblicato la lettera (vera) dell'agenzia KOOK Artgency che ha creato la lettera (falsa). Che inizia così:

L’idea è nata dalla delusione per il decreto lavoro ma più in generale dalla completa assenza di una politica economica del governo Letta. Nessuna risposta ai problemi delle imprese e nemmeno a quelle del lavoro. Per una micro impresa come la nostra, in cui i soci sono anche lavoratori, questo vuol dire essere colpiti due volte. Come imprenditori e come lavoratori.

Francesco Costa, su Twitter, si chiede giustamente se domani i giornali pubblicheranno in prima pagina la notizia della falsa lettera.

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