domenica 1 settembre 2013

Libero sbertuccia il Fundadòr sulla mancata nomina a senatore a vita.

Riportiamo da Dagospia:
"Lo zerbinaggio spregiudicato di ScalfarI nei confronti di Bella Napoli, ai limiti dello stalking, non è servito a nulla - Il povero Eugenio, dopo aver difeso strenuamente per mesi il suo unico padrone, re Giorgio, aveva messo un’ipoteca sulla nomina di senatore a vita".
Prosegue qui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Libero, il quotidiano che si sbertuccia da solo.