Riportiamo dalla pagina Facebook di "Un altro genere di comunicazione":
Per
dare la notizia che riguarda lo sfruttamento di ragazzini minorenni da
parte di donne adulte, l'articolo su Corriere.it, giustamente, pone l'attenzione su
queste ultime, ma utilizza un'immagine anacronistica e voyeuristica,
della serie "adescatrice in autoreggenti".
Per dare la notizia che riguarda lo sfruttamento di ragazzine minorenni da parte di uomini adulti l'articolo
pone, invece, l'attenzione su quelle che vengono definite "baby
prostitute", anche qui con immagine anacronistica e voyueristica e
sottotitoli fuorvianti.
Tanto lo sappiamo, la "pietra dello scandalo" sono sempre le donne, anche quando sono minorenni irretite da adulti.
Se sono invece donne adulte che irretiscono minorenni sono sì criminali, ma col reggicalze.
Di indagare morbosamente sulla vita dei "baby prostituti" del caso
Paolini, di scandagliare i loro trascorsi, il loro modo di vestire, di
disquisizioni sulla loro presunta immoralità, non se ne parla (e meno
male!). Ma se si tratta di ragazzine... allora cambia tutto.
4 commenti:
Pessimismo e fastidio.
Tra l'altro, come fa notare un commentatore di questo blog http://leonardo.blogspot.it/2013/11/dal-mercimonio-al-degrado-antropologico.html, di prostituzione minorile si aveva già scritto il grande Giorgio Scerbanenco nel 1963.
@mad283 grazie per il prezioso contributo.
E capirai... Sul blog di Tondelli ti faccio notare anche il pezzo satirico su Concita della settimana scorsa. E a proposito di Concita, oggi l'ospite della sua trasmissione era Tullio Pericoli.
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