In un editoriale su Affari&Finanza, Massimo Giannini approfondisce i problemi della Fiat negli Stati Uniti, trattando anche della 500. L'articolo si chiude così: "Per quello che vale, riporto un'esperienza molto personale. In cinque giorni di permanenza a New York, purtroppo non ho visto in giro un solo esemplare della mitica utilitaria di casa Fiat. Sono io che ho sbagliato occhiali, o è Marchionne che ha sbagliato i calcoli?".
Per quello che vale, riporto anch'io un'esperienza molto personale: quando - primi anni Novanta - collaboravo a una testata locale, succedeva che il capo venendo in redazione si imbatteva in un semaforo rotto, un traffico eccessivo sulla circonvallazione davanti la stazione, l'impossibilità di trovare un parcheggio in centro, cose così. E allora chiappava uno di noi giovinotti e si avviava una bella inchiesta sui semafori rotti, il traffico eccessivo sulla circonvallazione davanti la stazione, l'impossibilità di trovare un parcheggio in centro. Sono io che mi imbatto in giornalisti che sopravvalutano la propria esperienza quotidiana o è un vizio dei giornalisti?
(ps. a volte, quando leggo certi articoli che, per esempio, parlano di multe & contravvenzioni & cartelle pazze, mi chiedo: ma ne parlano perché è oggettivamente un problema oppure perché hanno appena preso una multa per eccesso di velocità e gli girano gli zebedei?)
nonunacosaseria
Nessun commento:
Posta un commento