I pipierrini più incalliti ricorderanno certamente la nostra campagna, condivisa anche da Gianni Mura, per l'abrogazione di una parola che denigra una categoria di persone già sfortunate per conto loro.
Per mesi, forse per anni, abbiamo assistito ad una conversione dei republicones confermato dal più corretto utilizzo dei termini "senzatetto", "senza dimora" e "clochard" per definire quella categoria.
Oggi invece, ecco che Repubblica ci ricasca, nell'attacco di un (bel) pezzo di Elena Stancanelli, la quale poi riutilizza lo stesso termine almeno un'altra decina di volte, al singolare e al plurale.
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