Oggi MichelOne nostro li cazzia tutti i vips malati di Twitter!
Fortuna che a farci divertire è arrivato il fake @ilfigliodiserra
Francesca C.
Il columnist americano che ha appena criticato il borbottio degli adulti contro i social network non ha evidentemente contezza dell’uso compulsivo che proprio gli adulti, specie gli adulti di potere, fanno di quei media. Miei attempati colleghi, specie maschi, alimentano tutto il santo giorno su twitter un notevole rosario di minchiate, pensierini salaci, batti e ribatti minimi, scherzi spiritosi, dispute spesso ai confini dell’oltraggio, salvo poi offendersi perché uno gli ha dato del pirla, e ritrarsi indignati. Fanno lo stesso fior di leader e viceleader, non paghi della loro onnipresenza televisiva, radiofonica e cartacea, vedi il convegno (in 140 battute) sull’eredità craxiana nell’epoca di Renzi, protagonisti Brunetta, Sacconi e il figlio Bobo, cose tipo “io ti dico che è proprio così” e l’altro che gli risponde “e io ti dico di no”, e il terzo che li tacita entrambi in attesa che un quarto e un quinto vadano avanti con quei pater-ave-gloria. Una giaculatoria, un brusio.
Ne approfitto per dire che se non twitto e non facebucco è perché mi pare di disturbare già fin troppo qui così, in questa forma quotidiana e quadratina. Figurarsi se mi metto a digitare cicicì e ciciciù. Se ho 140 battute che mi urgono le metto da parte, piuttosto, per la vecchiaia.
Michele Serra su Repubblica di oggi
2 commenti:
Vi segnalo una intervista sul nemico ( non lo nomino :D ) di Serra inerente alla lista per le Europee lanciata dalla Spinelli
per me questa in rosso è la frase del decennio. MichelOne ti amo
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