Un cambio di vita. Se ci penso un brivido mi corre lungo la schiena. Ho dato le dimissioni dal Corriere della Sera, il posto dei miei sogni, una meta per cui ho lottato tanto, la casa dove ho passato gli ultimi 23 anni della mia vita, dieci da free lance e gli altri con un contratto a tempo indeterminato. Sì, perché per noi giornalisti della redazione, il Corriere è come una casa, la “prima casa”, e non soltanto per la moltitudine di ore passate sotto il medesimo tetto ma per l’intreccio di relazioni che nascono, si rafforzano, si perdono. E allora perché abbandonare una sicurezza ormai collaudata, tutto sommato quello che al momento so fare meglio, dopo tanti anni e per giunta in un periodo in cui un posto fisso è una chimera per molti? Per guardare avanti, per spirito di avventura, per il desiderio di esplorare ancora il potenziale che c’è in me, per il bisogno di rinnovarmiprima che energia e creatività rischino di essere soffocate dalla routine. E così negli ultimi tempi la mia inquietudine innata si è fatta sentire e mi ha spinto a percorrere strade nuove.
Foto dalla pagina Facebook di Antonia Jacchia.
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