Io credo che quello che qualcuno ha chiamato il "segno" di Rinaldi sia frutto di uno stile tutt'altro che scopiazzato (semmai nelle scelte editoriali, vedi la sezione R2 mutuata da G2 del Guardian, spesso a l.go Fochetti denotano un certo citazionismo, per usare un eufemismo).
Anche qui, si è notato che ogni restyling – pure nella contrarietà naturale che suscita di volta in volta – è un momento evolutivo di un percorso iniziato nel 1976 seguendo le linee guida del Giorno di Mattei nato vent'anni prima e l'approccio da settimanale mutuato dall'Espresso.
I titoli in chiaro anche nelle aperture sono un lascito dell'ultimo restyling, io immagino (ancora) più bianco, meno pezzi a pagina e pezzi più brevi (e questo per ragioni tutt'altro che editoriali o grafiche, ma direi aziendali ed economiche).
Ancora più interazione con il web. E sono curiosissimo di sapere se e come anche l'impianto di allegati, dorsi e sezioni tematiche (RViaggi, Casa&Design, Cult) sarà rivisto.
MUDD
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