Fu tra i fondatori di Repubblica, aprì l'ufficio di corrispondenza in Gran Bretagna nel 1976. Le sue corrispondenze furono un'insostibuile sonda negli ambienti più esclusivi dell'alta società britannica
A lungo corrispondente da Londra della
Repubblica. Nato a Roma nel 1938, era il decano dei giornalisti italiani
nella capitale britannica, di cui era profondo conoscitore, soprattutto
nelle sfere più inaccessibili per i cronisti ordinari: era infatti tra i
più introdotti membri della high society e dell'aristocrazia
britannica. Una posizione che gli permetteva di raccontare e spiegare
dall'interno aspetti della vita britannica altrimenti poco evidenti,
senza
però mai perdere il tocco ironico che era il suo tratto distintivo.
Pioniere
di generazioni di giornalisti inviati a Londra, aprì l'ufficio di
corrispondenza del Sole 24 Ore nella sede del Financial Times e poi
quello della Repubblica subito dopo la sua nascita, nel 1976. Portano
la sua firma anche diversi libri tra cui "Eurocumunismo Mito o Realtà",
la biografia di Margaret Thatcher "La Bambola di Ferro", e "Viva
Britannia".
da repubblica.it
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