Caro Pazzo e PPRine e PPRini tutti,
sfogliando Repubblica stamattina ho letto con interesse l'articolo-inchiesta di Lorenzo Tondo sui calciatori disoccupati.
Non che sia una novità sconvolgente, ma ricordare certi lati di un mondo ipocrita e dorato (consiglio vivamente questi libri) male non fa.
Vi ricordate al liceo quando succedeva qualche avvenimento importante (condizione necessaria ma non sufficiente) e invece di fare lezione si discuteva di attualità o si commentava qualche articolo di giornale (nel mio liceo capitava spesso, ma era più per la poca voglia di fare lezione del mio professore di italiano del trienno e nostra, ma questa è un'altra storia)?
A mio parere un articolo come questo andrebbe letto e commentato nelle scuole, soprattutto in questi anni che, come mi racconta spesso il mio babbo, insegnante delle superiori ora in pensione, gli adolescenti pensano solo all'iPhone e al modo più rapido per fare soldi (tv e calcio, sembra di stare negli anni '80!!), ma, e l'articolo lo dimostra, non è esattamente oro tutto ciò che luccica
Luca L.
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