Caro Pazzo,
dato che mi hai fatto l'onore di investirmi della qualifica di collaboratore di PPR, scrivo questo post probabilmente un po' inusuale per il blog, ma spero comunque che possa risultare interessante, per tutti noi appassionati di notizie.
Alla luce della notizia della (si spera) prossima desecretazione dei documenti raccolti dalle varie Commissioni di inchiesta sul caso Ilaria Alpi (anche quella di Taormina e della scampagnata finita male; a tale riguardo mio nonno mi ripeteva sempre "considera le parole dalla bocca di escono" ed ho detto tutto), che tutti noi speriamo possa far finalmente luce su quella macabra uccisione e il suo lurido contorno corruttivo - affaristico, rinfrescare la memoria su questi altri 3 misteri di Italia, non meno inquietanti, e chissà forse non è così fantascientifico pensare che abbiano se non dei collegamenti, almeno dei punti di contatto.
Il primo, in ordine sparso, è stato portato alla notorietà dal sito RE- le inchieste nel 2012 e parla della morte, ma sarebbe più corretto definire esecuzione, di due cittadini italiani, di nome Iendi Iannelli e Stefano Siringo, i due cooperanti trovati senza vita il 16 febbraio 2006 nella stanza della Guest house di Kabul. Già, due cooperanti, ossia coloro che, con il loro onesto lavoro, danno lustro a questo sventurato Paese e che fanno della Cooperazione, con la "C" maiuscola, ben diversa da quella che, probabilmente, è dietro la morte di Ilaria Alpi.
Il secondo è per certi versi più noto, ma rischia di cadere nell'oblio. E' quello della scomparsa, o meglio esecuzione (anche qui) di Italo Toni e Graziella De Palo a Beirut nel settembre del 1980.
Il terzo è l'omicidio per avvelenamento spacciato per malore del Capitano Natale De Grazia, che indagava sulle navi dei veleni.
Non importa che siano passati quasi 10 anni, 20 o più di 30. Ilaria e Graziella, Italo, Natale, Iendi e Stefano. Donne e uomini, cittadini italiani di cui possiamo andare orgogliosi, perchè la loro onestà, intellettuale ma non solo, la loro curiosità, la loro voglia di lavorare e fare del bene è costata la vita.
Non serve la retorica del "non dimenticare". L'unico modo per farlo è trovare la VERITA'.
Luca L.
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