venerdì 14 marzo 2014

Un anno fa, Francesco su Repubblica.

Il 13 marzo del 2013 venne eletto Papa, Jorge Mario Bergoglio.
Oggi vogliamo riproporvi la prima pagina di Repubblica del 14 marzo 2013 con la notizia dell'elezione e con una straordinaria recensione del nostro Frank:


Intera prima pagina riservata all'elezione del Papa, con foto grande al centro. Nel titolo si combinano auspicio e sorpresa. Editoriale di Ezio Mauro. I direttori dei maggiori quotidiani non scrivono nulla. Naturalmente iniziano in prima anche il pezzo di Vito Mancuso e quelli dei vaticanisti Marco Ansaldo e Paolo Rodari. Il primo racconta "il personaggio", mentre il secondo "il retroscena". Richiamate in prima anche tre interviste: a Camillo Ruini, ad Hans Küng e a Timothy Dolan, l'arcivescovo di New York che ha indetto una conferenza stampa (dunque sarebbe improprio definirla intervista) dopo l'elezione, per raccontare i segreti del Conclave. Si tratta di una prima volta tra le tante prime volte della serata di ieri.
Ad interrompere la pagina papale il consueto fascione riservato a R2 e il richiamo alla lettera che Napolitano ha inviato a "Repubblica" e che proprio per la caratteristica di esclusiva doveva essere preannunciata in prima. Ci è parsa inadeguata, invece, la manchette per l'ultimo libro di Jo Nesbø "Il cacciatore di teste". Ma non si tratta dell'unica incongruenza pubblicitaria. Ce ne sono altre che cozzano vistosamente con il nome scelto dal nuovo Papa che è da solo un programma di governo. A pagina 3 la pubblicità di un orologio non certo francescano (Breguet), a pagina 7 la borsa Armani, a pagina 10 pelletteria Gucci e a pagina 18 anelli Cartier. Talchè il richiamo all'umiltà (pagina accanto) del priore di Bose, Enzo Bianchi, s'infrange contro l'immagine dei gioielli.
I servizi di "Repubblica" vanno da pagina 2 a pagina 19. In realtà quasi un'altra pagina è riservata alla prosecuzione dei pezzi di Ezio Mauro e Vito Mancuso. Per il resto ci sono anche tre intere pagine di pubblicità e moduli vari nella parte dedicata a "La Chiesa di Bergoglio".
Infografiche inesistenti, giusto le strisce con la durata dei conclavi e con i nomi più scelti dai vari pontefici.
Il pezzo di apertura è affidato a Vittorio Zucconi, ormai in Italia da più di un mese. Interessante la pagina affidata alle osservazioni fisiognomiche di Filippo Ceccarelli. Si riprendono le accuse del giornalista argentino Horacio Verbitsky, sulle presunte connivenze tra il nuovo Papa e la dittatura che mi sembrano piuttosto fragili.
Affidato a Cristina Nadotti il compito di delineare il pensiero di Papa Francesco attraverso discorsi, interviste e omelie. Nella stessa pagina la vignetta di ellekappa non particolarmente ispirata. Largo spazio, invece, al dietro le quinte e a i complotti che si sarebbero consumati ai danni di "papabili" più accreditati.

Frank

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