Concita De Gregorio - Repubblica del 28 aprile 2014
lunedì 28 aprile 2014
"Piedi gonfi che non entrano più nelle scarpe".
Torna la Concita chetutti conoscevamo.
Prega e applaude la piazza, mezzo milione di persone, più di un milione in tutta Roma. Più Wojtyla che Roncalli: quando Francesco nomina Giovanni XXIII, il papa buono amatissimo, c’è silenzio. Quando è la volta di Giovanni Paolo II c’è il boato. Pazienza per le polemiche, per chi ha detto e dice che è stato un errore santificare insieme il papa che convocò il Concilio vaticano secondo e che morì di cancro dopo cinque anni soli di pontificato e quello che ha dominato la chiesa per 27 anni, a cavallo del millennio, viaggiando molto ma dimenticando — ha scritto per esempio il New York Times — di condannare gli abusi sessuali dei preti e dei vescovi e quelli economici di chi ha trasformato il potere della Chiesa in un business sommerso e planetario. Nessun’ombra può levarsi su Wojtyla oggi, qui: sono centinaia di migliaia i pellegrini arrivati dalla Polonia, 13 giorni di viaggio in bus andata e ritorno per 800 euro, persone semplicissime, famiglie intere, piedi gonfi che non entrano più nelle scarpe, madri e figlie vestite con gli abiti tradizionali delle bambole, rose ricamate sulle gonne pesantissime, padri bardati di catene dorate e mantelli, suore giovani e magnifiche, neonati battezzati Giovanni Paolo, frati a piedi scalzi, adolescenti trascinati a dormire fin qui, passeggini riparati dalla pioggia da bandiere polacche di plastica, uomini con la faccia bianca e rosa come quella di Lech Walesa che proprio adesso è al cospetto del Papa e lo saluta, nuovo boato quando il leader di Solidarnosc compare sui maxischermi.
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1 commento:
Sbaglierò, ma secondo me GP II non si è "dimenticato" di condannare gli scandali della Chiesa...
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