Con un comunicato, pubblicato sul Repubblica del 29 maggio 2014, è stato reso noto che Federica Angeli, redattrice della cronaca di Roma, è sotto scorta da un anno.
Nei giorni scorsi, il collega Enrico Bellavia è tornato ad essere bersaglio di minacce esplicite in ragione del lavoro di cronista che da anni svolge sulla Cosa Nostra siciliana.
Per i giornalisti di Repubblica non è una prima volta.
Da un anno ormai la collega Federica Angeli vive sotto scorta dopo che esponenti della crimnalità organizzata del litorale di Ostia hanno individuato in lei e nel suo lavoro di inchiesta un pericolo all’omertà dei loro traffici.
Chi pensa o ha pensato di intimidire Federica ed Enrico, deve sapere che non sono soli. E non solo perché le minacce che hanno ricevuto sono oggetto di accertamenti delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria, ma perché al loro fianco è l’intera redazione, di cui il Cdr si fa oggi portavoce.
Si dice sempre che un giornalista che diventa ‘notizia’ è sintomo di una patologia. Enrico e Federica lo diventano loro malgrado. Perché la redazione non risponderà mai con il silenzio a chi si fa forte della vigliaccheria dell’anonimato o della forza dell’intimidazione violenta.
Il Cdr di Repubblica
via Ossigeno Informazione
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