sabato 24 maggio 2014

Maurizio Crosetti rimandato in storia.

Stavolta tocca prendersela anche con il grande Crosetti. Che oggi, parlando della finale mondiale del 1954, non solo si inventa un delirio di parentesi aperte e chiuse a capocchia, ma scrive che il centravanti della Germania Ottmar Walter aveva “tre schegge di ferro nel ginocchio, ricordo della Grande Guerra”. Ora, visto che per Grande Guerra si intende la Prima guerra mondiale, Walter sarebbe sceso in campo avendo una cinquantina d’anni. In realtà Walter era del 1924 e le schegge erano della guerra successiva, che è stata sicuramente grande ma non era la Grande Guerra. 

Fabio P.


                                         

4 commenti:

Monica Bedana ha detto...

Che belle quelle parentesi.
E anche quelle che ogni tanto ci si prende di sabato, tra una pulce fatta e un pelo trovato nell'uovo, che poi non cambiano la sostanza delle schegge.

Con tutto il mio affetto, eh.

Anonimo ha detto...

La sostanza de che ??

Monica Bedana ha detto...

La sostanza è che Ottmar aveva tre schegge nel ginocchio e che diceva di non sentire il dolore semplicemente non pensandoci. Poco importa di che guerra fossero.
Significa saper leggere la storia e non fermarsi al dato, significa saper ascoltare.
E di storie da ascoltare in questo giornale ne rimangono ben poche, quindi certe pulci risparmiamocele, dai.

Grazie Enrico per la pazienza, eh.

fabio p ha detto...

Come sarebbe, "poco importa di che guerra fossero"? E se avesse scritto "la Seconda guerra d'indipendenza" o "la Guerra dei Trent'anni"? L'importante è sempre la storia? No, la regola è una ed è semplice: quando si scrive una cosa bisogna scriverla giusta.