venerdì 2 maggio 2014

Statera, Smargiassi, Rodotà: grazie di scrivere per "Repubblica".

Cari Pprine e PPRini tutti,

oggi 2 Maggio i quotidiani non escono. Quindi si possono fare delle riflessioni sugli ultimi giorni, dato che sono state pregne di notizie, e di conseguenti editoriali e articoli. Dopo una approfondita lettura, è evidente la notevole qualità del materiale di questi giorni.

Smargiassi, Rodotà, Statera, tre articoli fendenti come lame. Quando "Repubblica" fa "Repubblica" non ce n'è per nessuno.

Che Paese è questo dove un "sindacato" anzi un pseudosindacato come già Anonymous Italia definì il COISP , (chè paragonare sta robaccia a Di Vittorio e Trentin è una enorme bestemmia laica) ma le parole valgono tali e quali anche per il SAP,  "Manifesta solidarietà verso mani colpevoli e sporche di sangue innocente. Insabbiate la verità, sprezzanti di una madre orfana di un figlio strappatole barbaramente da quattro assassini, rendendovi complici di una sanguinosa mattanza e di un dolore che non può essere sopito."

E' semplicemente rivoltante la standing ovation agli assassini di Federico Aldrovandi, coraggiosamente rinominato dai colleghi degli assassini come "cucciolo di maiale".

Speriamo che il nostro premier ggiovane legga le parole di Smargiassi e Rodotà, perché quella scena nauseabonda oltre che essere una schifosa difesa corporativa, "uno spirito di corpo impenetrabile come una corazza" è anche, se non soprattutto, una contestazione di una "decisione della magistratura, respinta come parte di un inammissibile linciaggio mediatico. Qui è evidente il contagio determinato da un clima per cui, di fronte ad una sentenza sgradita, subito ci si sente legittimati a respingerla [...] Questa è la cultura alimentata [..] da chi è stato addirittura investito del ruolo di padre delle riforme costituzionali in corso"

Poi la morte di Emilio Riva cioè di un personaggio che definire controverso è riduttivo, ed in ogni caso già un pregiudicato per una storia di rapimento dei suoi stessi dipendenti, ed era sotto accusa per i veleni e le morti dell'Ilva, assieme a tanti altri, tra cui il famigerato Archinà e che colpisce anche il leader "de sinistra" Vendola, non a caso a capo di un partito chiamato Sinistra ECOLOGIA e Libertà. Da un lato ci sono le solite pelose dichiarazioni sul "grande capitano d'industria" etc etc, dall'altro lato i fatti e, per parafrase il blogger Blicero de "La Privata Repubblica" le dichiarazioni sul web che hanno scatenato una "Dresda di bile e di odio"
Sono da censurare queste ultime? Sinceramente in questo caso non credo proprio,è molto peggio l'ipocrisia celebrativa e per capirlo basta leggere l'illuminante e dettagliato articolo di Alberto Statera del giorno 1 Maggio. 

Un capoverso su tutti, quello conclusivo: "Pace ai morti, ma per favore nessuno ci parli più di capitalisti illuminati e di capitani d'industria, genia pressochè ignota in una terra spesso votata al capitalismo di rapina"

Statera, Smargiassi, Rodotà: grazie per mantenere vivo lo spirito critico di questo Paese. E grazie di scrivere per "Repubblica"

ElleElle

   



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