Vanni Zagnoli, il Pazzo per Pazzo per Repubblica.

Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo:

Caro Enrico, 

sono un freelance di Reggio Emilia, Vanni Zagnoli, 42 anni, non elenco le testate perchè sono una firma inflazionata ma ho collaborato con Repubblica e tuttora spero di farlo, almeno per il sito.

Dunque, da anni, ogni tanto, butto un occhio su questo blog e lo trovo incredibile.
Io sono pazzo per le pagine di sport di Repubblica, quando le guardo mi procurano un’emozione. Mi è capitato di citarle in una redazione dove collaboro e la risposta è stata: “Ti piace Repubblica, allora perchè rompi le scatole a me? Scrivi per loro”.
Beh, non è che posso scrivere per forza.

Personalmente sono pazzo di Repubblica in particolare, ma non solo di tanti media. Qui c’è Radio Capital, 20 mesi intensi, 15 anni fa, con Edoardo Buffoni e la sua squadra, Repubblicatv, il quotidiano, il domenicale, il sito. “Es grande”, commenterebbe un ex campione portoghese di calcio di cui sto per pubblicare intervista.

Dunque, la mia Repubblica. Il massimo, ovvio.
Non è per me, perchè la qualità di scrittura è lontanissima dai miei limiti, dal mio taglio da giornale sportivo, di analisi e commento, non di belle parole.

Dunque, Repubblica. Mah, non ho mai conosciuto il caporedattore Aligi Pontani, mi affascina il nome unico. Gianluca Moresco, il vice, l’ho incrociato quando veniva inviato in Emilia, per Parma e Bologna, Reggiana e Piacenza, Modena e forse anche Cesena, ma raramente. 
Gianni Mura l’ho intervistato una sola volta, per il Giornale di Sicilia, sul Chievo, per una partita con il Palermo, non è uscita, è stata una grande delusione. Mito di storie, calcio, ciclismo e gastronomia.
Fabrizio Bocca lo incrocio allo stadio, impressionante fra mole - come la mia - e i baffi. Scatenato, ora, con il blog.
Maurizio Crosetti va a Tiki Taka e poi la sera dopo su Skysport1, singolare.
Emanuele Gamba, grande, della redazione torinese. Mi chiede sempre della Reggiana, ma la Reggiana in Prima divisione la seguo solo per Tuttosport, poche righe a partita.
Simone Monari è un caro amico, redazione di Bologna, freelance sino a quando non venne chiamato da Walter Fuochi, fuoriclasse imolese del basket e non solo.
Francesco Saverio Intorcia, divino e non magro, il massimo.

Ma poi, Enrico, se non l’hai fatto in passato, mi farebbe piacere che pubblicassi le interviste sulle storie dei colleghi meno magari esposti, come immagine, intendo come video.
Emanuela Audisio, Enrico Sisti, Alessandra Retico. Alessandro Di Maria l’ho conosciuto a Parma.
Massimo Calandri. Ma tanti, tutti.
Di recente ho intervistato Beppe Smorto per la Gazzetta del Sud, ho scoperto per caso che fosse calabrese.

Io, caro Enrico, sono uno studioso di giornale e giornalisti, come freelance.
Adoro la specialità dei deskisti che non scrivono mai.
Giovanni Egidio, capo di Bologna, forse ogni tanto scrive e ha una carriera di scrittura.
Valentina De Salvo, ex Bologna, credo non scriva più.
Adoro i nomi da gerenza e basta, le redazioni locali. Giuseppe Calabrese e Benedetto Ferrara, da Firenze, allo stadio ogni volta mi prendono bonariamente in giro per questa storia della firma inflazionata. In passato, adesso non lo è più, credetemi, da anni.
Enrico Currò è un grande uomo e professionista, Andrea Sorrentino, ex Il Tempo, altro bravo e senza l’atteggiamento di superiorità che ha qualche firma.
Ecco, un deskista nascosto. Francesco Rasulo, a Napoli, ex Gazzetta. 

Ho scritto per le redazioni locali, di Repubblica, per Francesco La Spina, Gessi Adamoli e Stefano Zaino al Lavoro, ho sempre condiviso le collaborazioni con mia moglie Silvia Gilioli.
A Reggio Emilia Repubblica è presente in alcuni bar. Mi affascina per il numero di pagine, per i temi leggeri, per tutto. Perchè per leggerla serve tanto tempo, mentre dove collaboro il giornale è sottile, termina in fretta.

Dunque, pazzo per Repubblica in tutte le sue forme, per il giornalismo di qualità.
In altra puntata ti racconterò della mia Radio Capital.

Vanni Zagnoli