sabato 9 agosto 2014

Disorientamento.

Caro Pazzo, care PPRine e PPRini tutti,

aiutatemi.

C'è qualcosa che non capisco, da lettore "storico" di Repubblica (quasi 20 anni), e ovviamente di sinistra, quelli veri però cioè welfare, legalità, meritocrazia, quindi non il PD.
Come tutti i lettori ricordo le prime pagine infuocate contro le porcate del nano, dalla pagina bianca, ai post-it sulle pagine interne contro la legge sulle intercettazioni ( a proposito, la ripropongono peggiore che pria..), alle "dieci domande" per non parlare della campagna referendaria del 2006, in pieno governo Prodi e soprattutto pieno Mondiale di Germania...

Oggi tutto tace. Lo stravolgimento, perché di questo si tratta, della Costituzione dei partigiani nata dalla Resistenza, "la più bella del mondo" per dirla con le parole di Benigni, procede nel silenzio più totale, ai limiti della connivenza. Possibile che ora, solo perché in apparenza è un progetto di legge del Pd, vada tutto bene? Possibile che lo sforzo comune dell'Assemblea Costituente deve essere spazzato via da un ddl a nome Boschi, un'avvocaticchia trentenne che non si capisce (o forse si capisce benissimo) a che titolo occupi un ministero, e che già si permette di telefonare stizzita ai giornali se solo la criticano?

No, come disse il presidente Scalfaro "Io non ci sto!". Se la Costituzione italiana, quella attualmente vigente, fosse davvero applicata, saremmo un altro paese. Invece qui comanda il violento, comanda il corrotto, comanda quello più telegenico e sorridente.

E il tutto nel silenzio complice della stampa, anche quella da sempre vigile sul potere, anche di Repubblica. Non basta il taglio del numero dei senatori per rendere migliore questo Paese, con disoccupazione record, criminalità strafottente, corruzione dilagante. E un Parlamento di nominati e di immuni (perché chi andrà al Senato, c'è da scommetterci, saranno i più chiacchierati dei consiglieri, i cloni di Belsito, Galan, Fiorito)  dovrebbe risolvere tutto questo? Non ci credo, è una barzelletta, e nemmeno divertente.

Non capisco come un giornale, di opposizione da sempre, fucina di inchieste che hanno fatto epoca e scuola, dove hanno scritto personaggi come Bocca, Biagi, D'Avanzo possa fare da, permettemi l'ossimoro, "silenziosa cassa di risonanza" di questa porcata.

Questa volta molto meglio "Il Fatto Quotidiano" e la sua prima pagina di oggi. E sono certo  che tanti lettori di Repubblica siano concordi con l'affermazione presente "[...] il premier Renzi stia pur certo che, se persevererà su questo progetto profondamente sbagliato e dannoso, con le armi della democrazia e per la democrazia non daremo tregua a lui e al compare che si è scelto".

ElleElle


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