martedì 2 settembre 2014

Arretrati d'agosto: strafalcioni e segni diacritici.

Buondì pipierrini!

Mi càpita spesso, ahinoi, di trovare strafalcioni di ogni natura nelle pagine della Repubblica. 

Vorrei non solo criticare, ma soprattutto mettere chi di dovere sull'avviso, affinché certi errori vengano evitati. Faccio un esempio.

La Repubblica del 30 agosto 2014, Milano / Cultura, p. XI / La mostra, Cristiana Campanini, "I gioielli contemporanei (...)", riporta: 

"(...) il bracciale di Karin Roy Andersson, a scaglie come il dorso di un pesce d'orato(...)".


Ne faccio un altro, di un tipo che trovo nel giornale un giorno sì e uno sì, se la va bene.

La Repubblica sempre del 30 agosto 2014, p. 54, Paolo Rumiz:

"Quelle regine (...)": "(...) il fanalista-capo Giovanni Rakjæ, italianizzato Racchi (...)"

in luogo del corretto Rakic con segno diacritico simile a un accento acuto sulla "c". 


Non so come vi arriverà questa mia trascrizione, pertanto allego lo screenshot. E so che anche per il giornale si tratta di un problema tecnico, se il grafema "c" con accento acuto diventa il grafema "ae" con legatura, ma davvero non esiste soluzione, per questo e tanti altri consimili pasticci?

Cordialmente, Guido Ruzzier


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