lunedì 10 novembre 2014

Folli, lo scoop e i rosiconi.

Ogg riposo meritatissimo per Stefano Folli. Neanche il tempo di acclimatarsi a Repubblica e già ha lasciato un segno. 

E’ buffo osservare come il passaggio di Folli dal Sole a Repubblica abbia scatenato così tante reazioni. Parliamo di un giornalista calmo e compassato, dalla prosa sempre controllata e in equilibrio, che a fatica si può immaginare nel ruolo di scatenatore di tempeste. Eppure, il trasloco ha causato un bel po’ di mal di pancia a partire dal “rosicone” direttore del Sole 24 Ore.
Lo scoop di Folli è stato invece un duro colpo per il Corsera che per tutta la giornata di sabato ha ignorato sul suo sito la notizia che invece imperversava ovunque. Poi, ieri ha dovuto inevitabilmente dedicargli spazio, visto che stava dominando il dibattito pubblico, ma il suo quirinalista Marzio Breda ha mostrato pochissimo fair play cercando di minimizzare la notizia. 

Nell’articolo sull’edizione di ieri ha voluto ricordare che “Si era detto e scritto (anche sul Corriere, in diverse circostanze, benché Napolitano non gradisse «Io sterile gioco» delle supposizioni) che dalla chiusura del semestre italiano di guida dell'Ue, il prossimo 31 dicembre, ogni giorno sarebbe stato plausibile, come data per un congedo anticipato del capo dello Stato. 

Nessun grande mistero, nessuna vera incognita”. Poi, con la consueta scarsa eleganza dei giornali italiani quando si tratta di attribuire uno scoop alla concorrenza, nel medesimo pezzo ha riferito della questione “rilanciata per via mediatica”. Troppo doloroso citare Repubblica, eh?
Oggi, nuovo articolo di Breda che, citando il grande Alberto Cavallari, evoca la sua personale speranza che la notizia evapori… Povero Breda, sono giorni veramente duri per lui...
Grande Folli. Avanti così!

Barbapapà

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