martedì 16 dicembre 2014

Lettera aperta alla direzione di Repubblica.

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro direttore, cari vice direttori,

alcuni mesi fa è stato assegnato il premio “cronista dell'anno” a Federica Angeli, che segue la nera e la giudiziaria, giornalista che vive sotto scorta da più di un anno per aver condotto inchieste sulla mafia a Ostia, in un periodo in cui i suoi articoli venivano considerati probabilmente esagerati e sopra le righe, forse troppo anticipatori di una realtà così schifosa. 

Bene, mi sono detto, adesso “Repubblica” non avrà rivali in edicola, poiché ha in casa colei che da anni pratica giornalismo investigativo proprio su Ostia, che ha conoscenza piena dell'ambiente, dei personaggi e dunque chi potrebbe raccontare meglio di Federica Angeli ciò che sta accadendo? Di recente mi è capitato di vederla ed ascoltarla al Tg2, a Tv2000 e anche ad “Otto e mezzo”, perché adesso parlano tutti di Mafia Capitale.

Eppure, dopo i primi giorni in nazionale (molto pochi in verità) quando è scoppiato lo scandalo, la sua firma è scomparsa, retrocedendo alla cronaca di Roma che, seppur corposa, non può essere allo stesso livello della cronaca nazionale, proprio quando invece era indispensabile.

Ma a “Repubblica” si rendono conto di avere la versione femminile di Roberto Saviano? Dovrebbero mettere sotto Federica Angeli, sfruttare le sue conoscenze, la sua esperienza, perché basta ascoltarla per capire che sa di cosa parla. È una professionista. Eppure invece di affidarle un commento, un editoriale (sull'argomento si stanno esercitando tutti, tranne lei) è stata “oscurata”, come se fosse stata operata una censura. E non voglio pensare che si tratti di censura.
Allora è autolesionismo? Incapacità di riconoscere il valore dei giornalisti? Criteri di scelta bizzarri?

Insomma, cari direttore e vice, come mai a Federica Angeli non viene dato lo spazio e la visibilità che merita? Non rappresenta un fiore all'occhiello per il giornale?

C'è, infine, un'altra cosa che non mi torna. Io ho appreso dalle trasmissioni sopra citate la sua storia, di giornalista e di donna coraggiosa, ma non dal giornale su cui scrive. Non sapevo niente di lei, se non per quel trafiletto del premio “cronista dell'anno”. Omissione singolare.
Non sono Federica Angeli, né un suo parente o amico, ma semplicemente una persona che si pone domande.

Cordialmente.
Un lettore attento





Nessun commento: