Nell'aprile 2013 Sergio Mattarella è in cima alla lista di candidati per il Colle sottoposti a Silvio Berlusconi dall'allora segretario Pd Pier Luigi Bersani. Ma il Cavaliere dice di no. Finirà con la bocciatura in aula di Marini e Prodi e con il ritorno al Colle di Napolitano.
Il 29 gennaio 2015, davanti all'assemblea dei grandi elettori Pd, Matteo Renzi riparte proprio da lì: "Ora tocca a noi. Oggi è l'occasione per cancellare lo smacco del 2013. Il nome che il Partito democratico dovrà votare compatto è quello di Sergio Mattarella"
Il 29 gennaio 2015, davanti all'assemblea dei grandi elettori Pd, Matteo Renzi riparte proprio da lì: "Ora tocca a noi. Oggi è l'occasione per cancellare lo smacco del 2013. Il nome che il Partito democratico dovrà votare compatto è quello di Sergio Mattarella"
1 commento:
Giusto, mille volte giusto! 25 anni dopo le dimissioni per la legge Mammì, l'ex Cavaliere così forse impara ma senz'altro gli sta bene! L'immagine migliore della mestizia dell'uomo - che si faceva leccare le p"£$% da una consigliera regionale di plastica - l'ha data Giannelli oggi: https://twitter.com/LorisCantarelli/status/561520977432301568
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