martedì 13 gennaio 2015

Giornalismo on-line: parla Giuseppe Smorto.

Qualche giorno fa, il Diretùr 2.0 Giuseppe Smorto era stato chiamato in causa in un'interessante discussione sul giornalismo online, lanciata da Massimo Mantellini e che si è sviluppata su Twitter.

Oggi Mantellini pubblica sul suo sito alcune riflessioni di Smorto sulla questione:

Qualche giorno fa ho chiesto a Giuseppe Smorto, responsabile di Repubblica.it di partecipare al piccolo spigoloso dialogo sul giornalismo online (qui il mio post orginale qui il contributo di Mario Tedeschini Lalli) nato a margine dei fatti di Parigi. Ecco il suo contributo per il quale lo ringrazio di cuore:
Rispondo volentieri a Massimo Mantellini e Mario Tedeschini Lalli. Con una premessa, non ho un mondo da difendere o celebrare. Lavoro a Repubblica.it da 11 anni, dopo 20 anni alla carta: sono abituato a ricevere critiche dal mondo all digital (slogan: i giornali non esistono più, e se esistono fanno schifo) e dal mondo carta (slogan purtroppo mai pronunciato: il web è di serie B).
Quindi al massimo, posso difendere – quando è possibile – il mio modo di lavorare e quello dei miei colleghi. M. e T. condividono una valutazione negativa sui giornali e i siti italiani. Non solo sui modi, ma perfino sul piano economico.

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