Ciao Pazzo,
faccio fatica a ricordare tante inesattezze in poche righe. Mi riferisco al racconto di Scalfari della rielezione di Napolitano nell'aprile 2013.
"Altre soluzioni non c'erano dopo il voto negativo contro Prodi avvenuto per il voto contrario di 101 franchi tiratori del Pd. Spiegarne il motivo è semplice: alcune riforme assai urgenti non erano state ancora votate a cominciare da quella sul lavoro, dalla riforma costituzionale del Senato e dalla legge elettorale. Il governo Renzi e l'interesse generale del paese avevano bisogno che quel percorso procedesse, mentre l'impossibilità di trovare un successore al Quirinale avrebbe inevitabilmente obbligato a nuove elezioni. La fine della legislatura avrebbe dovuto utilizzare la legge esistente per volontà della Corte costituzionale dopo l'annullamento del "Porcellum", con un sistema proporzionale che avrebbe quasi certamente creato due diverse maggioranze tra la Camera e il Senato e quindi una totale ingovernabilità".
1 - Il Governo Renzi si insedia nel febbraio 2014. All'epoca era ancora in carica il dimissionario Governo Monti, che aveva condotto il paese alle elezioni, e che di lì a poco avrebbe lasciato il posto a Letta, primo frutto della rielezione di Napolitano.
2 - È falso che l'impossibilità di trovare un successore a Napolitano avrebbe condotto a nuove elezioni. Per un motivo semplice: in pieno semestre bianco, chi avrebbe potuto sciogliere le Camere?
3 - Nell'aprile 2013 il Porcellum era ancora ampiamente in vigore, tanto che aveva normato le elezioni di meno di due mesi prima. La mannaia della Corte Costituzionale si sarebbe abbattuta sulla legge 270/2005 soltanto del dicembre 2013.
Perché tutte queste inesattezze, correggibili con due ditate su Google?
Samuele
"Altre soluzioni non c'erano dopo il voto negativo contro Prodi avvenuto per il voto contrario di 101 franchi tiratori del Pd. Spiegarne il motivo è semplice: alcune riforme assai urgenti non erano state ancora votate a cominciare da quella sul lavoro, dalla riforma costituzionale del Senato e dalla legge elettorale. Il governo Renzi e l'interesse generale del paese avevano bisogno che quel percorso procedesse, mentre l'impossibilità di trovare un successore al Quirinale avrebbe inevitabilmente obbligato a nuove elezioni. La fine della legislatura avrebbe dovuto utilizzare la legge esistente per volontà della Corte costituzionale dopo l'annullamento del "Porcellum", con un sistema proporzionale che avrebbe quasi certamente creato due diverse maggioranze tra la Camera e il Senato e quindi una totale ingovernabilità".
1 - Il Governo Renzi si insedia nel febbraio 2014. All'epoca era ancora in carica il dimissionario Governo Monti, che aveva condotto il paese alle elezioni, e che di lì a poco avrebbe lasciato il posto a Letta, primo frutto della rielezione di Napolitano.
2 - È falso che l'impossibilità di trovare un successore a Napolitano avrebbe condotto a nuove elezioni. Per un motivo semplice: in pieno semestre bianco, chi avrebbe potuto sciogliere le Camere?
3 - Nell'aprile 2013 il Porcellum era ancora ampiamente in vigore, tanto che aveva normato le elezioni di meno di due mesi prima. La mannaia della Corte Costituzionale si sarebbe abbattuta sulla legge 270/2005 soltanto del dicembre 2013.
Perché tutte queste inesattezze, correggibili con due ditate su Google?
Samuele
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