mercoledì 7 gennaio 2015

La morte di Pino Daniele tra ritardi e paure di cadere nella bufala.

L'ottimo Frank ci segnala un pezzo apparso sul sito Giornalettismo in cui si denunciano i ritardi con cui i colossi dell'informazione online hanno comunicato la morte di Pino Daniele.

A un certo punto viene anche tirato in ballo il Diretùr 2.0 Giuseppe Smorto che ha replicato spiegando che prima di pubblicare le notizie lanciate dai social c'è bisogno di attente verifiche: su Twitter Fidel Castro è morto decine di volte. Ecco l'inizio dell'articolo:
Pino Daniele è morto nella notte tra domenica 4 gennaio e lunedì 5. In piena notte, tra le due e le tre. E mentre i Social ne parlavano, lo ricordavano e lo piangevano, la grande informazione italiana, semplicemente, dormiva.
Mente i giornali, ancor prima di aver raggiunto le edicole, erano già vecchi, Repubblica, Corriere ed Ansa, hanno bucato per circa tre ore e mezza quella che era la notizia più importante non del giorno, ma di cui parleremo ricordando questo 2015 tra 12 mesi.
È stata la notte dei piccoli: di Soundsblog, di Fanpage, dei siti locali napoletani. Mentre le corazzate, dormivano.
L’Ansa ha dato la notizia alle 5.20, Repubblica (ma non c’è scritto 24 ore su 24 sul sito?) alle 5.45. Quando sono andato a letto, il Corriere ancora non diceva nulla.
Qui l'articolo completo.


2 commenti:

Gabriele ha detto...

Allora, si verificano le fonti "eh ma si perde tempo", si sbatte subito tutto in pagina "eh ma questo giornalismo raffazzonato e scandalistico che vive di bufale". Tanto ormai ai nevrotici tossicodipendenti dell'isteria frenetica da social non andrà mai più bene niente, visto che i social servono ormai solo per criticare, sbeffeggiare e dimostrare chiarissimo senso dell'ironia, mica per fare un ragionamento

un fan di pino ha detto...

Condivido ogni riga di Gabriele.