Un lavoro encomiabile che ha coinvolto numerosi republicones. In prima il pezzo di cronaca è della corrispondente Anais Ginori, ed è contornato da quattro firme significative di Largo Fochetti: Ezio Mauro, Bernardo Valli, Adriano Sofri e Michele Serra. Oltre ad un commento di Tahar Ben Jelloun.
All'interno la prima doppia è tutta del pioniere Bernardo Valli, che a Parigi ci vive da anni, e che ci spiega alla sua maniera lo scenario in cui è avvenuta la strage al Charlie Hebdo.
Anais Ginori si prende tutta la doppia successiva in quello che è il più importante e gravoso compito da quando ha sostituito Giampiero Martinotti a Parigi.
A dare manforte ad Anais, sono volati nella capitale francese Paolo Berizzi e Daniele Mastrogiacomo. Per Berizzi si tratta di un nuovo e diremmo definitivo banco di prova: l'inviato di stanza a Milano si conferma attento e lucido. Per Mastrojack un ritorno al passato.
Gli altri pezzi che vanno a completare l'ottimo lavoro di Repubblica sono firmati da Carlo Bonini, Adriano Sofri, Raffaella De Santis, Alessandra Baduel (al suo primo impegno dopo la morte della mamma Laura Lilli), Michele Serra, che di satira ne sa qualcosa, Fabio Gambaro (il cui pezzo è datato Parigi), e Pietro Del Re.
Complimenti a Repubblica e in particolare alla redazione Esteri.
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