giovedì 12 marzo 2015

Critichiamo ciò che amiamo.

L'attenta Francesca C. ci segnala questa cosa di Matteo Muzio dal sito del Giornaledifamiglia di cui ne riportiamo un pezzo:

...nella stampa italiana si fanno anche errori grossolani, che poco o niente c’entrano con distorsioni concettuali.

Prendiamo Repubblica. Numero del 4 marzo 2015, pagina 19. In un fondo dedicato al discorso di Netanyahu di fronte al Congresso, Federico Rampini scrive: “Come avrebbero reagito i repubblicani, se nel 2003, quando era la sinistra maggioritaria al Congresso, fossero venuti a Washington ad arringare le Camere il presidente francese Jacques Chirac o il cancelliere Gerhard Schroeder, contrari alla guerra in Iraq di George Bush?”

Poche righe che contengono diversi errori:

-I democratici non sono sinistra. Pur ridotti in numero, esistono ancora democratici conservatori. E i centristi sono la maggioranza del partito. A definirsi di sinistra e socialista è il solo senatore Bernie Sanders, del Vermont, che per giunta è un indipendente che fa parte del gruppo democratico

-Netanyahu aveva già parlato di fronte al Congresso, nel 1996, durante la presidenza di Bill Clinton e nel 2011, durante il primo mandato di Obama. E non ci fu nessuno scandalo, nonostante le divergenze già allora presenti.

-Di fronte al Congresso parlarono anche il leader indonesiano Sukarno, nel 1956, e il presidente brasiliano Joao Goulart, nel 1962. Entrambi verranno defenestrati da colpi di stato militari anticomunisti. Goulart venne deposto soltanto due anni dopo, nel 1964.

-Il Congresso eletto nelle elezioni di midterm del 2002 era a maggioranza repubblicana.

Tutto questo su uno dei maggiori quotidiani nazionali.

P.S.

Seguite su Twitter l’hashtag #rampinomics

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