Naturalmente, tutti coloro che siedono a Palazzo Chigi rinnovano il segreto di stato. Cosa ci sia di repubblicano e costituzionale nello spiare giornalisti ostili al governo con le loro inchieste nessuno lo capisce. Ma tant'è.
Ma subito dopo mi tornano in mente le pagine di Repubblica di quegli anni, una corazzata inarrestabile, meglio del Barcellona di Guardiola, con le due punte Bonini e D'Avanzo assolutamente immancabili.
Siamo cambiati tutti noi, è cambiata l'italia, è cambiata "Repubblica"?
Temo tutte e tre le cose, e francamente non credo in meglio. Parlano le statistiche: dall'anno 2002 (primo anno della Classifica di Reporters without borders) ad oggi, l'Italia per la libertà di stampa è passata dal 39' al 73' posto.
Basta leggere le inutili polemiche su Fedez ed Expo e la fanfara mediatica su questa manifestazione e come certi giornalisti, con un semplice tweet, possano di fatto negare la fogna di illegalità che si è abbattuta su Expo, indice del livello di servilismo della stampa in Italia.
ElleElle
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