lunedì 20 luglio 2015

Fochetti, abbiamo un problema (il domenicale).

Le 48 pagine della Nuova Lettura del Corsera fontaniano (foto) che umiliano persino le 38 della Domenica del Sole (per carità, non pensiate che questo è un ragionamento meramente quantitativo) impongono la speranza feticista di una rivisitazione della Domenica di Repubblica.


Anche senza il bisogno di arrivare al dorso estraibile dei due concorrenti citati (nel caso del Vecchio Nemico, poi, bisognerà vedere come i sempre meno lettori del cartaceo reagiranno alla scelta di mantenere in edicola l'allegato per tutta la settimana a 50 centesimi), urge il potenziamento di un allegato che ha perso un po' di verve: forse è arrivato il momento di rivedere il markettificio del sabato e convogliare energie (e foliazione) su un domenicale da strutturare facendo leva sulle firme interne - spesso assenti a favore di contributi esterni - per creare uno squadrone che viaggi compatto sui grandi temi delle letture, del cinema, dell'arte, del teatro, dei nuovi media, dei Visual data oltre che dei racconti, siano essi testuali o grafici.

Dopo il boom di copie incassate di recente con la lodevolissima pubblicazione dell'inedito di ZeroCalcare (è vero il dato +20mila?) bisognerebbe riflettere sulla possibilità di creare uno spazio fisso per la graphic novel, tanto per dirne una.

La Lettura - e qui torniamo al vero tema di questo post - avrà una doppia pagina fissa sul fumetto d'autore, e dimostra di voler puntare sul rafforzamento del brand (scusate la parola...) con il parco firme (Magris, Covacich oltre ai redattori) e le rubriche: stranamente il restyling non interessa le due pagine di D'Orrico sui libri (che da ieri registrano solo la novità di occupare il paginone centrale estraibile, volendo) mentre spariscono (forse) le rubrichette Tiromancino presenti fin dal 2011, acide e pungenti come il Graffio anonimo a pagina 3 che prese il posto della Vespa di Riccardo Chiaberge quando la Domenica del Sole cambiò veste e linea; in compenso, ma anche questo è da verificare già domenica prossima, la rubrichetta dell'art director Gianluigi Colin si espande alle due pagine che chiudono l'inserto, tutte dedicate alle arti visive. La mono-rubrica che ricorre in molte pagine è ora intitolata Tesi.

Per il resto, l'impianto grafico è rimasto identico a prima con innesti, nella composizione di alcune pagine singole, che paiono mutuati dagli inserti dedicati all'Expo.

Torniamo a Repubblica. Come l'operazione Next di Riccardo Luna dimostra - partita dalla carta e arrivata sulla webTv passando per un tour nelle città - le idee e le competenze non mancano (dal cinema allo sport, che potrebbe diventare "narrazione" colta grazie alla triade Mura-Clerici-Audisio, giusto per gettare in campo un'utopia più che un'idea): fateci sognare con un inserto culturale meno "pop" e più ragionato, dove al primato nella grafica (ecco, su questo elemento gli altri due arrancano, ma forse per scelta) segua una competitività nell'offerta testuale.

Fatelo per chi continua a credere nell'utilità di spendere un euro e 40 in edicola e si aspetta di essere ricompensato con contenuti di qualità ed esclusivi almeno una volta alla settimana.

MUDD

4 commenti:

Frank ha detto...

MUDD, la tarda ora m'impone 140 caratteri. Le riflessioni sugli inserti domenicali di Corriere e Sole (che acquisto appositamente) rispetto a ciò che (non) offre la Nostra le andavo facendo da tempo. E' necessario un salto di qualità e anche piuttosto vistoso.
Tardivamente, purtroppo, mi complimento per le ottime "letture" del nuovo FQ e dell'Unità. Ciao.

MUDD ha detto...

ciao Frank!

virgela ha detto...

Ottima la tua lettura, MUDD; aggiungo un paio di considerazioni: la prima, come ho scritto qualche giorno fa, mi sembra che il Corriere versione Fontana sia partito molto bene, belle inchieste (tipo quella di Rizzo e Stella su Roma), grandi inviati dove serve (vedi Atene con Fubini e Cazzullo), etc.., ed ora una bella sfida culturale, piena di rischi, perché non credo che ci sia tanta gente che voglia spendere qualcosa in più per un inserto prima gratuito, ma proprio per questo, complimenti; la seconda: fermo restando che a me piacciono più 15-20 pagine della Domenica della nostra piuttosto che l'intero Domenicale del Sole, mi sembra che Repubblica sia all'interno di una fase in cui sta aspettando a muoversi, la vedo molto attendista, incerta sulla strada da prendere; è come se, anche lei, attendesse la scelta del nuovo direttore (l'anno prossimo, credo) per decidere che strada prendere.

P.s.: anche se non c'entra nulla, il nuovo nemico riesce a peggiorare ogni giorno che passa, mentre l'Unità è fatto discretamente, ma non credo abbia un grosso futuro.
Saluti

MUDD ha detto...

@virgela, condivisibile gran parte del tuo post (soprattutto quella finale) mentre sul post-scriptum devo dire che la nuova Unità - troppo governista nei contenuti, mentre la grafica non mi dispiace affatto - mi sta deludendo più del Nuovo (nuovo, dopo il restyling...) Nemico. cari saluti