mercoledì 1 luglio 2015

La Waterloo di Francesco Merlo.

Qualche giorno avevamo votato come "pezzo che vale il prezzo del giornale" il reportage di Francesco Merlo da Waterloo.

C'è qualcuno, però, a cui quel pezzo non è proprio andato giù:
Tra i rievocatori italiani hanno destato malumore e fastidio le parole usate da Francesco Merlo per raccontare suRepubblica la commemorazione del bicentenario. Quello che l’inviato ha fatto loro non è un ritratto ma una caricatura pesantemente grottesca che denigra migliaia di appassionati degradandoli a bamboccioni amanti della birra, niente di meno che “travestiti, tutti con i basettoni lunghi sino al mento”. E invece sono professionisti, impiegati, commercianti, studenti e pensionati che dedicano gran parte del loro tempo libero allo studio della storia, rivivendola in prima persona. Conoscono le date delle battaglie, le strategie, i retroscena, le tecniche di combattimento, gli alberi genealogici e gli incroci dinastici, i dettagli delle uniformi e sanno muoversi sul campo, tanto che gli storici più seri si rivolgono a loro per conoscerne il punto di vista e approfittare della loro esperienza. Ma evidentemente non tutti i giornalisti.
Il pezzo integrale lo trovate qui.

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