Durata: 12'01”
Dopo il lungo fine settimana (che la newsroom chiuda il lunedì come i barbieri?), si torna attorno al
tavolo-che-conta dove Giuseppe Cerasa c'è e pure molto motivato, impegnato in una lunga telefonata. In arrivo il vice diretùr Dario Cresto-Dina e, quando GC ha concluso la sua conversazione, si presenta pure Angelo Melone, sotto le vesti di diretùr 2.0 facente funzione.
Consulto riservatissimo tra Luca Iezzi e il vice diretùr Fabio Bogo. Forse stanno procedendo entrambi
all'acquisto di azioni di Poste Italiane.
Per conoscere il nemico occorre studiarlo e a Largo Fochetti si sono attrezzati con il tomo su B.. Deve
trattarsi dell'agiografia che quel buontempone di Alan Friedman ha scritto.
Entra il messo per distribuire i “pizzini” e comincia la circumnavigazione della sala in senso antiorario (legale?).
Reduce dalla fatiche grafiche del nuovo Venerdì, l'art director Angelo Rinaldi, che una mano deve proprio averla data al diretùr Attilio Giordano, si ritempra con un caffè.
A margine la notizia, però, vogliamo darla. Questa è la situazione rivoluzionaria delle presenze audiovideo: tre donne su quattro nei primi posti. Quando il potere è rosa (come abbiamo sempre auspicato).
STEFANIA DI LELLIS 9
CLAUDIO TITO 9
ROSALBA CASTELLETTI 7
LAVINIA RIVARA 7
Il Diretùr dice che, come raccontiamo oggi nelle pagine di politica, c'è un movimento che sta increspando l'onda del Pd e quindi di tutto il sistema politico. Si tratta della battaglia sull'Italicum, iniziata da un gruppo di personalità varie uliviste che intendono presentare un ricorso alla Consulta sulla legge elettorale, avviando nello stesso tempo una procedura di referendum. Una modifica dell'Italicum aprirebbe la strada all'alleanza tra Pd ed Ncd, ma anche ad una scissione nel Pd, perché si progetta una separazione consensuale degli ulivisti. Tutto ciò farebbe assumere al Pd un'identità diversa rispetto all'origine, diventando una Dc moderna. La modifica si rivela una manovra difensiva e strumentale, perché si teme che un eventuale ballottaggio possa favorire il M5S. Mutando la fisionomia del Pd sarebbe un fallimento per Renzi e per la sinistra interna che sembra prepararsi ad una scissione, o almeno a non scongiurarla, come se fosse un passaggio qualunque, mentre invece è l'interruzione di una storia per sboccare in un altrove che non si sa quale esito avrà. Il rischio dell'autofagia della sinistra italiana continua, sembra una maledizione che la sinistra continua ad infliggere a se stessa.
In ordine di apparizione.
Lavinia Rivara (Politica) aggiunge che si attendono maggiori dettagli su questa iniziativa politica che sarà presentata dopodomani in una conferenza stampa. I renziani difendono l'impianto della legge e sono sicuri che reggerà alla Consulta. Si dice anche che Renzi stesso stia pensando di rivedere l'Italicum. modificando il premio di maggioranza da attribuirsi alla coalizione e non più alla lista.
La paura fa novanta (+5Stelle).
Luca Iezzi (Economia) annuncia che è stato il primo giorno in Borsa per le Poste. L'operazione è stata un successo con 3,3 miliardi di euro che affluiranno nelle casse pubbliche e serviranno per abbattere il debito. Tuttavia queste note positive non hanno inciso sul prezzo delle azioni rimasto inalterato.
Pronto, ci sono posta e azioni per te.
Marco Mathieu (Cronaca) riferisce della violenza che torna ad insanguinare Roma. Un duplice delitto nella periferia est della Capitale. Le vittime avevano numerosi precedenti penali. Ancora da chiarire la dinamica, mentre prevale l'ipotesi che si sia trattato di un regolamento di conti tra spacciatori.
Il Far West de noantri.
Rosalba Castelletti (Esteri) comunica che cresce la tensione tra Cina e Usa dopo che una nave da guerra americana ha pattugliato, per almeno tre ore, il Mar Cinese Meridionale, con l'appoggio di due aerei per monitorare un'eventuale reazione cinese. La sfida, spiegano da Washington, è avvenuta in nome del principio della libertà di navigazione.
Spiegazioni creative in salsa Usa.
Visto si stampi
@Frank201410
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