Chi ci ama ci segue
Siamo orgogliosi di annunciare che da ieri mattina Marione Calabresi ci segue su Twitter.
Se il buongiorno si vede dal mattino.
Osservatorio Refusi Meneghini
Venerdì scorso, nel dorso milanese, il povero Massimo Pisa ha perso una "a".
Benzina sul (Butta)fuoco
Anche Pietrangelo gira il coltello nella piaga sulla vicenda dell'addio di Ezio Mauro
Reazioni foglianti
Ecco una chilometrica intervista al Diretùr apparsa sul Foglio e firmata da Salvatore Merlo, stranamente esclusa, in un primo momento, ma poi aggiunta in questo mini-speciale fogliante.
Le ultime parole famose
Chissà se Pavoletti stamattina ha letto le belle parole che Gianni Mura gli ha dedicato nei Cattivi Pensieri di oggi. Peccato che poi al sesto minuto di Genoa-Carpi ha rovinato tutto sferrando una gomitata a un avversario e lasciando i suoi in dieci per 84 minuti.
Mura domani rivedrà il suo 7.5?
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Penso che l'uscita di scena di Ezio Mauro sia un fatto dovuto, e sia la chiara sconfitta di una linea editoriale. E' cioè la conseguenza del fatto che Mauro non ha saputo comprendere Renzi e al suo Governo. Mauro ha fatto, di Repubblica, il giornale più strenuamente oppositore di Renzi, un vero e proprio bollettino "dei combattenti e reduci" della linea filo-bersaniana, con un approccio antiquato e conservatore solo interessato a vellicare la pancia di una (ex) intellighenzia di sinistra PCI-PDS-DS che ha il solo merito di comprare ancora i giornali di carta. Ha, di fatto, condotto Repubblica ad occupare completamente il posto editorial/commerciale che L'Unità ebbe (mutatis mutandis) per il PCI.
Ed è uscito a pezzi. Non ne serberemo rimpianti.
Ed è uscito a pezzi. Non ne serberemo rimpianti.
Alberto Minardi
Scoop
Pare proprio che la notizia-intervista (di Marco Mensurati) sulla malattia di Dino Zoff sia uno scoop di Largo Fochetti. Update: anche il Corriere riporta la notizia. Resta lo scoop dell'intervista.
Osservatorio Lettere
È bello che la Polizia Post. e Comunicazioni abbia tempestivamente risposto ad una lettera di un lettore.
Il Diretùr da Fazio
La rubrica In onda, oggi non firmata da Antonio Dipollina, ci comunica che Ezio Mauro stasera sarà ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Osservatorio Locandine
Vernacoliere (sempre) numero uno.
9 commenti:
Quello di Minardi è un delirio totale. Affermare che Repubblica sia "il giornale più strenuamente oppositore di Renzi" significa non averci capito niente, essere in malafede o avere seri problemi di comprensione del testo. Non è che gli editoriali (sempre più schizofrenici e papacentrici) di Scalfari definiscano la linea del giornale eh. Basta aver letto con un minimo d'attenzione la cronaca politica da quando Renzi è al governo, i vari Casadio, Tito, De Marchis e compagnia.
Forte vedere come l'uscita di scena di Mauro abbia scatenato i detrattori di Repubblica che sperano nella sua fine. Sono scettica su Calabresi (perchè non un direttore fra chi già fa parte del giornale?) ma ovviamente i giudizi li lascio a quando lavorerà a pieno regime alla nostra. Detto questo, spero che ancora una volta gli omuncoli rancorosi siano zittiti dai fatti.
Di fretta, non posso seguire il delirio di Minardi, già sottolineato efficacemente da Gatecrasher, ma aggiungo a beneficio di Simona che, intervistato da Fazio ieri sera, il commosso (a tratti) Diretùr ha affermato che aveva preparato una lista di dodici nomi, tra cui i quattro vice (immagino anche altri collaboratori, penso alla dolce Concita che avrei visto ottimamente) per la sua successione. Oltre ai dodici libri che racconteranno i primi 40 anni di "Repubblica".
Grazie Frank, l'intervista l'ho seguita e quindi anche l'indicazione dei possibili futuri direttori. Di fatto però, è stato pescato fuori Repubblica e immagino sia stato l'editore a scegliere. Da qui la mia domanda. Ciao.
Certo, è l'editore a scegliere. Sarebbe interessante conoscere quell'elenco, probabile ci fosse pure Calabresi, ma anche no (come si usa dire) :-)
A detta di Mauro c'era anche Calabresi, se vogliamo credergli....:) Vedremo gli eventi che piega prenderanno. Forse Giannini ha perso un'occasione, magari era la volta buona. Ma anche no...:)
@Simona, su MG la penso esattamente come te. Sarebbe stato un ottimo direttore. Magari a "Ballarò" si divertirà (sic!) pure, ma era l'erede in pectore di EM. E ha perduto l'occasione. Peccato.
Spero che Calabresi confermi le Reunio ;-)
è proprio vero, il post di Minardi è delirante; parlando del fundador, ieri Mauro è stato un pò evasivo, quindi può essere che se la sia presa (anche se non credo per non essere stato consultato, forse aveva un candidato diverso). A tal proposito, io ero convintissimo che il successore di Mauro sarebbe stato Calabresi (anche lui era andato a fare la gavetta alla Stampa, offrendo un prodotto buono con pezzi di eccellenza soprattutto per le inchieste, mentre sugli editoriali è stato un pò moroteo), anche se mi avrebbe intrigato - nell'ordine - Concita, Carlo Verdelli, Rampini, molto meno Giannini.
Insomma, fiducia al nuovo che, quantomeno, ridarà una linea, ultimamente un pò ondigava (un pò di lotta, più spesso di governo, un pò scalfariana, un pò no, tendenzialmente timida a scavare per trovare il "marcio", lasciando scorazzare FQ); speriamo anche che porti qualcuno con se (purtroppo non Gramellini, però ..)
Purtroppo non riesco a seguire e commentare quanto vorrei, tra lavoro, lettura di Repubblica, fumetti e riviste varie. Senza contare il vivere. Gramellini me lo risparmio volentieri però. Buon martedì a tutti, anche a Minardi.
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