martedì 17 novembre 2015

I feticismi di oggi (parte seconda): "Si è spenta una voce" ma il coccodrillo non c"e.

Oggi il cacciucco politico è ristretto, solo tre pagine, ma con un saporitissimo pezzo del livornese (a proposito di cacciucco) Matteo Pucciarelli, inviato a Sedriano (Mi) ex comune in mano alla Mafia e ora grillizzato.

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Maurizio Bologni, da Firenze, riapre il caso di David Rossi, manager suicida del Monte dei Paschi di Siena.

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In Cronaca mezzo (o intero) scoop di Paolo Berizzi da Parma sulle esclusive rivelazione di Raffaele Cutolo sul caso Moro. Berizzi scrive: "Cutolo ha deciso di collaborare con lo Stato. Una scelta che Repubblica è in grado di rivelare e ricostruire".

Lo scoop parte dalla prima pagina.

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In R2 assistiamo al contemporaneo ritorno in Nazionale di Tomaso conunasolaemme Montanari, del pechinese Giampaolo Visetti e dell'adriaticanista Jenner Meletti. Sciambola.

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Dagli Spettacoli una bella e una brutta notizia (brutta in tutti i sensi): la bella è la bella intervista di Silvia Bizio alla grande Diane Keaton.

La brutta è la scomparsa del grande Nando Gazzolo. Notizia resa ancora più brutta dalla scelta di Largo Fochetti di dedicare solo una brevina e non un coccodrillo serio a Nando. 

Il Corriere, per dirne uno, il coccodrillo l'ha fatto. Firmato da Maurizio Porro (nessuna parentela).

Peccato. "Si è spenta una voce" poteva essere l'incipit del coccodrillo che non c'è. E comunque, caro Nando, che ti sia lieve la terra.

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Sport: Mensurati, Randacio e Livini si occupano dei fondi neri del calcio, mentre per il calcio giocato, Currò e Intorcia sono già a Bologna per la Nazionale. 

Andrea Sorrentino racconta la favola dell'Ungheria e dei nipotini di Puskas che approdano agli Europei del 2016.

Secondo gustosissimo pezzo dello scriba Clerici da Londra.

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