giovedì 5 novembre 2015

Vita di redazione 1036. L'interferenza del Diretùr con Lavinia Rivara.

VITA DI REDAZIONE del 4/11/2015
Durata: 7'41”

Quella poltrona vuota presto sarà occupata da un trafelato Giuseppe Cerasa che, anche se impegnato con il telefono, c'è.





Una pagina dell'”Osservatore Romano”...




L'art director Angelo Rinaldi non ci sembra stia sfogliando la Nostra (crediamo sia “Il Foglio”) che sarà certamente nella mazzetta accanto a sé.




Il dubbio che ci poniamo è sul bicchiere di caffè, vale a dire se sia pieno oppure no. Probabilmente è la prima che abbiamo detto, soprattutto perché Lavinia Rivara deve intervenire e anche per le norme di prudenza che sconsigliano bicchieri pieni sopra o accanto alla tastiera del pc. Hai visto mai dovessero rovesciarsi?




Nonostante la buona volontà, tuttavia, LR non riesce a concludere, interrotta dal Diretùr che vuol dire la sua sul Pd e sulla Lega e che viene peraltro ascoltato con attenzione, anche se ha invaso il campo.




Il Diretùr dice che mentre c'è chi ancora in Italia, nella strumentalizzazione bassa della politica italiana, si chiede se abbia senso parlare di complotto per quel che accade in Vaticano, può trovare risposte nell'intervista di Orazio La Rocca a Francesco Coccopalmerio, per anni vescovo collaboratore del cardinale Carlo Maria Martini e attuale presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi, incarico equiparabile a "ministro" della Giustizia della Santa Sede. Uno dei più vicini a Francesco. Nell'intervista c'è una frase da non lasciar cadere: “Questo Papa comincia a far paura”. C'è così uno spostamento di visuale. Non tanto badare a ciò che accade dentro al Vaticano, ma ragionare su cosa avviene nella relazione tra Vaticano e gli altri poteri del mondo, a causa dell'azione riformatrice di Bergoglio, alla sua presa popolare, ad alcuni contenuti delle encicliche e la predicazione contro gli armamenti. Una manovra che ha un raggio d'azione più vasto. Per il resto, la domanda che si pongono in Vaticano è se gli arresti delle due persone siano l'inizio o la fine. Se fanno parte di un disegno più ampio allora è l'inizio. Perciò le frasi dette da un cardinale di Curia vanno ricordate.

In ordine di apparizione.

Luca Iezzi (Economia) comunica che oggi ci sarà l'incontro tra Renzi e i presidenti delle Regioni sulle dotazioni per la sanità. È probabile che si arrivi ad un compromesso. Intanto il ministro Padoan, in Parlamento, ha difeso la legge di Stabilità e corretto le cifre sui tagli di spesa.

Poi tra un anno cambierà idea (se sarà ancora ministro).

Lavinia Rivara (Politica) annuncia l'ufficializzazione odierna della fuoriuscita di tre parlamentari dal Pd, Una scissione con il contagocce che allarma la minoranza del partito. I tre andranno a confluire nella “cosa rossa” che verrà battezzata sabato al teatro Quirino di Roma. Con loro ci saranno anche Cofferati e Fassina. Interviene, al proposito, il Diretùr per segnalare come l'appuntamento di Roma e la piazza leghista di Bologna, domenica prossima, segnalino un'incompiuta sia a destra sia a sinistra.

Il classico tassello mancante del puzzle. Anzi più di uno.

Stefania Di Lellis (Esteri) segnala una nuova tragedia aerea, dopo quella di qualche giorno fa sul Sinai. Un cargo, sembra russo, si è schiantatao dopo il decollo in Sud Sudan. Quaranta morti, tra i quali sette bambini. Forse colpite alcune persone a terra.

Prove sempre più ravvicinate di guerra.


Visto si stampi
@Frank201410

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