martedì 19 gennaio 2016

Appunti sparsi del martedì: l'addio a Repubblica di Monica e altre storie.

Per i pipierrini più pigri, riportiamo l'interessante botta e risposta tra i lettori Monica e Walter a margine di una lettera in cui Monica dichiara di abbandonare la lettura di Repubblica:

Walter scrive:
Buon cammino e auguri !!
Io favrò qualche problema con la logica, ma confesso che non ho capito nel tuo ermetico commento, di quali gravi colpe si sia macchiato in due giorni di direzione, il buon Mario Calabresi.
Io non ho capito. Altri più illuminati di me forse anche.....Ma perché non vi scrivete? Forse Mario Calabresi ti fa desistere dall'insano gesto. Pensaci! Walter

Monica risponde:
Ciao Walter,
il mio commento riguarda solo il primo editoriale, non i due giorni di direzione, ci mancherebbe. Nessun arcano: di mestiere faccio la traduttrice e il revisore, abituata quindi a scandagliare le parole degli altri, un brutto vizio. L'incipit di un passaggio di consegne nel primo giornale d'Italia per numero di lettori, dal mio personalissimo e fetente punto di vista, dopo quarant'anni di direttori che nella loro inconfondibile scrittura non hanno mai sbagliato nemmeno una virgola, mi è sembrato moscio moscio. E le due ripetizioni del dimostrativo, così appiccicate, mi hanno fatto accapponare la pelle. Insomma, si suppone che Calabresi da mesi stesse scrivendo "quel" pezzo; non dico dovesse svelarci un nuovo Rodolfo Walsh, ma almeno provarci con più impegno.
Traduco, non sono indovina, e non so dove Marione porterà il giornale; so solo che è il mio giornale dai tempi del liceo, che l'ho già visto cambiare molto, l'ho osservato da fuori con attenzione (ho vissuto all'estero metà della mia vita), l'ho paragonato a molti altri, l'ho visto, nel tempo, uniformarsi con astuzia al pensiero unico, appiattirsi, trasformare la cultura in gadget, rinunciare alle voci che erano un pungolo e assumere in pianta stabile i corifei dell'editore attuale (potrei allungare la lista, ma stavamo solo parlando dello stile dell'editoriale di Calabresi). E mi sono stancata. E ci ho speso tanti soldi, se ci ripenso. E mi sono convinta che non ci sia più rimedio. E se una brioche mi sazia lo spirito più di 50 pagine di carta, a me che con la carta ci vivo, beh, allora lasciatemi mangiare la brioche e buon cammino a voi, di tutto cuore. Siete coraggiosissimi, davvero.
Ps: A Ezio non sarebbero mai scappati due "quello" così. E Calabresi l'ho incontrato qualche mese fa alla presentazione di un libro: se avessi saputo prima, gliel'avrei detto senz'altro. Quel giorno, tra l'altro, avevo con me un sacchettino di brioches di Fiorio.

Walter risponde:
Monica,
ora credo di avere compreso i motivi del tuo melanconico e sintattico addio alla corazzata Repubblica.
Io sono un vecchio ragazzo che ha la passione per la carta e che ogni giorno compra e legge molti giornali. Tanti e forse troppi. Ma io sono seriamente innamorato dei giornali di carta e con Repubblica ho una relazione che dura da quarant'anni .
Penso di essere un lettore difficile e presuntuoso che ama giornali di pulizia grafica ormai sconosciuta e con Repubblica ho condiviso qualche idea e poco altro. Ma non ho abbandonato neanche per un giorno una lettura che ritengo comunque necessaria.
Non ho apprezzato battaglie e guerre ideologiche ma la lettura di tanti suoi opinionisti mi ha consentito di coltivare il dubbio.
Non desidero farti cambiare idea. Buon cammino e buon lavoro Monica. Che le pagine ti siano sempre lievi e leggere!!! 

Monica la chiude così:
Grazie Walter, un abbraccio stretto.


Tra novità ed errore

Segnaliamo il richiamo (sbagliato, visto che non è R2) dell'inserto Salute in prima pagina: una novità assoluta e quindi altra novità dell'era Marione.
Ringraziamo MUDD per la segnalazione



Osservatorio errori clamorosi (degli altri)

Questa non c'è lo fatta a non metterla. FS
(Ringraziamo Pier Luca Santoro per la segnalazione)





Primi guai per Marione

Il sito lantidiplomatico.it ha scovato una magagna su repubblica.it
E chi lo dice adesso a Marione dopo il pistolotto di oggi sulla competenza?


Giocatori fatti

Secondo questo brevina di oggi, il giocatore Tello è fatto.



Unioni civili 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

Caro Pazzo,
perché Repubblica rema contro le unioni civili?

http://gayburg.blogspot.it/2016/01/perche-repubblica-rema-contro-le-unioni.html

http://www.queerblog.it/post/196584/unioni-civili-troppo-simili-al-matrimonio-il-quirinale-storce-il-naso

"A questo punto, visti anche i numerosi articoli volti a creare confusione sul tema della stepchild adoption, la vera domanda è il chiedersi perché mai Repubblica abbia deciso di remare contro le unioni civili anche attraverso quella che ha tutta l'aria di essere una cattiva informazione. "

Appunto: PERCHE'?

Ciao, quid76



I tre Diretùr a confronto

Con il recente insediamento di Maurizio Molinari a la Stampa, Mario Calabresi a la Repubblica e la “rivoluzione” de il Corriere della Sera, ecco un'interessante analisi sui tre direttori che mette a confronto similitudini e differenze di approccio di tre dei principali quotidiani del nostro Paese.
Ringraziamo Pier Luca Santoro per la segnalazione via Twitter


Veleni

Claudio Sabelli Fioretti, in un pezzo apparso sul Fatto Quotidiano, non le manda a dire a nessuno e sbertuccia senza ritegno il Fundadòr Eugenio Scalfari.





1 commento:

quid76 ha detto...

AltrA analisi su:
http://www.puta.it/blog/2016/01/20/queer/coppie-omosessuali-le-bufale-de-la-repubblica-e-quelle-che-verranno/

Resta il quesito su perché si faccia ostruzionismo clericaloide