Osservatorio errori gravi
Clamoroso scivolone cinematografico di Giancarlo De Cataldo nel condivisibile articolo di oggi in Cultura.
Parla del primo film sonoro, Il cantante di jazz, e spiega che è il protagonista è "un nero, ma un nero per finta", perchè in realtà l'attore era Al Jolson, ebreo russo. "Gli avevano tinto la faccia - scrive - perchè era sconveniente utilizzare un protagonista nero e raccontarlo come tale".
In realtà la storia raccontata dal film è proprio quella di un giovane ebreo che vuole fare il cantante di jazz e viene osteggiato dal padre rabbino. E se si tinge la faccia di nero è perchè all'epoca (anni Venti) erano di gran moda i "minstrel shows" in cui i cantanti bianchi si tingevano la faccia di nero.
Fabio P.
Ma quell'articolo?
Notiamo con rammarico che sul dorso dei volumetti dei 40 anni, Repubblica è scritto con l'articolo.
Feticismi lenti
Sempre a proposito della raccolta sui 40 anni, la republicona Stefania Aloia annuncia su Twitter l'arrivo in edicola del secondo volume e posta una foto.
Il feticismo, ovviamente, sono gli occhiali posati sopra al volume.
Cortocircuiti markettari
Enrico Franceschini ospite di Concita De Gregorio a Pane quotidiano per la presentazione del suo nuovo libro
Senza cravatta
È un Luciano Fontana senza cravatta quello che ci annuncia l'arrivo di C+:
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3 commenti:
Ma precisamente quando la repubblica è diventata repubblica nell'uso comune?
Io non ho mai sentito nessuno dire La Repubblica in edicola. Nemmeno fuori dalle edicole a dire il vero.
@Signor Marco: tutti i pipierrini e (quasi) tutti i republicones dicono Repubblica senza l'articolo. L'unico pipierrino che dice La Repubblica è Fabio P.
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