"Nella notte magica di Barcellona, il 24 di maggio del 1989, uscendo dal Camp Nou, ero così estasiato da scambiare perfino Johan Cruijff per una visione e quando mi resi conto che invece anche quello era tutto vero, mi affiancai alla leggenda, biascicai qualcosa, mentre cercavo la macchina fotografica e gli scattai un'unica foto. Che fu già un'impresa. Un'onda rossonera stava defluendo dallo stadio e lì in mezzo, con la sua compagna - degna di lui - c'era proprio Cruijff. Che si fermò, non si tratta di una foto rubata e così colsi quell'attimo fuggente. Adoravo il Pelè bianco, come ebbe a nominarlo Gianni Brera e l'emozione aggiuntiva di quella sera è spuntata oggi, quando ho appreso la ferale notizia. Assieme ad una lacrima. Forse due. Che ho lasciato scorrere senza opporre resistenza.
Che la terra ti sia lieve, campione inimitabile."
Frank, con barba e occhiali a fianco di Johan Cruijff.
Nelle altre foto alcune pagine del libro di Sandro Ciotti da cui venne tratto il film Il profeta del gol.
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