Feticismi veloci e non illustrati del sabato: la redazione esteri delude.

Come già scritto qui, i feticismi di oggi non saranno accompagnati dai consueti contributi visivi. 

Ci si aspettava uno sforzo maggiore da Largo Fochetti sulle notizie dolciamare in arrivo dalla Libia.

Già qualcuno mugugnava per le tre misere paginette dedicate ieri alla notizia della morte dei due ostaggi italiani, ben sapendo che il Corriere ne dedicava sei con tanto di inviato, Lorenzo Cremonesi, a Tripoli. Anche La Stampa aveva l'inviato sul posto, Domenico Quirico, addirittura a Sabratha.

Oggi non va meglio: nessun republicone in Libia e solo tre paginette. E non consola il reportage da Aleppo, due pagine dopo, dell'inviato Alberto Stabile.

E' tutto chiaramente frutto del #CanoneCalabresi.

In compenso Carlo Bonini oggi scrive correttamente "Califfato".

Tre pagine di Cacciucco Politico, complici le primarie romane del Pd.

La doppia pagina sullo scandalo Petrobras che coinvolge anche Lula, se la dividono Mastrogiacomo e Ciai. Con contributi di Livini e Oppes.

Feticismo: talpe di redazione ci danno per rientrante in Italia il livornese Matteo Pucciarelli, dopo il soggiorno a Idomeni, confine greco-macedone.

Si smorzano le notizie sulle primarie statunitensi.

Cronaca: il nordista Paolo Berizzi è andato a Bergamo al processo sull'assassinio di Yara Gambirasio.

Torna in Nazionale il "napoletano" Antonio Ferrara.

Come da tradizione, ci rifiutiamo di spulciare il caustico inserto sabatino chiamato RClub.

Da non perdere l'intervista di Antonio Monda a Jonathan Franzen che apre la Cultura.

Sport: Enrico Sisti (cronaca) e Giuseppe Calabresi (pagelle) si dividono Roma-Fiorentina di ieri sera. La domanda è d'obbligo e la rivolgiamo a Marione: ma uno solo non basta? 

Rincorsa Napoli: oggi Pasquale Tina dà il cambio al collega Marco Azzi, che tira così il fiato.

Quarto giorno (e crediamo ultimo) per Stefano Zaino sul circuito di Barcellona.