venerdì 4 marzo 2016

I feticismi del venerdì: nessun republicone in Libia e la bella inchiesta di Attilio Bolzoni.

L'uccisione dei due italiani in Libia sconvolge (anche) il palinsesto odierno: buona parte della prima e le prime tre pagine dello sfoglio sono dedicate alla triste vicenda.

Ne parlano Vincenzo Nigro, Francesco Viviano (aiutato da Giuseppe Filetto), Carlo Bonini, Gianluca Di Feo, Andrea Greco e, naturalmente, il pioniere Bernardo Valli.

Ma nessun republicone è inviato in Libia, al momento. Mentre Domenico Quirico della Stampa scrive da Sabratah, luogo dove sono stati uccisi Fausto Piano e Salvatore Failla.

Carlo Bonini, nel suo pezzo, scivola due volte nello stesso errore: Califatto anziché Califfato. Tutto materiale che consegnamo nelle mani di Refus. Non esattamente un bel modo per festeggiare il compleanno. Comunque tanti auguri a Carlo.



Emergenza migranti: Anais Ginori è tornata a Calais mentre nessun pezzo neanche oggi di Matteo Pucciarelli, inviato a Idomeni, Grecia. Evidentemente il livornese sta rientrando in Italia. Noi terremo monitorata la situazione.


Ferdinando Giugliano, l'ultimo colpo di Ezio Mauro, inviato a Londra per un reportage sulle paure degli inglesi sulla Brexit. 

Seguono due paginate firmate dalle economiste Luisa Grion e Valentina Conte sulla rivoluzione negli appalti delle opere pubbliche. Le due intervistano rispettivamente Camusso e Delrio. 

Seguono tre pagine di Caciucco Politico con un feticismo: l'inedito ticket Oriana Liso-Laura Pertici, che intervistano il candidato sindaco del centrosinistra per Milano Beppe Sala.


Il nostro ufficio grafico ci segnala la scarsa presenza del #CanoneCalabresi nel giornale di oggi. Specie nelle "doppie a effetto" e nei "titoloni" in corpo 100.

Da non perdere l'inchiesta di Attilio Bolzoni sugli oltre 2000 giornalisti bersagli delle mafie. Da pelle d'oca le testimonianze dei tre giornalisti Michele Albanese, Enzo Palmesano ed Ester Castano, intervistati da Alessia Candito, Raffaele Sardo e Sandro De Riccardis.

Solidarietà.



Sorpresa dagli Esteri: è Daniele Mastrogiacomo e non Omero Ciai ad occuparsi dell'uccisione di Berta Cáceres in Honduras.

Cronaca: oggi solo Giuliano Foschini si occupa del caso Regeni, mentre il nordista Paolo Berizzi va a Verona a raccogliere le esternazioni di Pietro Maso.

Simone Bianchin si occupa del caso Cracco, minacciato dagli animalisti per aver cucinato un piccione. Chissà che ne pensa il buongustaio Gianni Mura.

Le schegge della fusione di ieri sono affidate alla bella intervista di Francesco Merlo a Giuseppe Vita, presidente del consiglio di sorveglianza di Springer.


Che ve lo scriviamo a fare? Anche oggi una paginata da Parigi della modista Laura Asnaghi.

Mentre è da leggere in un sol boccone il racconto dello scriba Gianni Clerici sul suo amico di racchetta Giorgio Bassani.


È affidato a Marco Panara il coccodrillo di Marcello De Cecco, storico collaboratore di Repubblica.

Da non perdere il commento di Gino Castaldo sull'archivio di Bob Dylan venduto all'Universita di Tulsa.

Sport: nulla di così feticistico da segnalare se non il terzo giorno da catalano dell'inviato a Barcellona Stefano Zaino.

1 commento:

MUDD ha detto...

Davvero di cattivo gusto, nel colonnino-ino-ino che il Corsera ha dedicato alla morte di De Cecco (s.bo. a pag. 42), non aver citato la collaborazione con Repubblica fin dalla fondazione.