Detto in altro post di titolone, fotonotizia e apertura di sfoglio, continuiamo con la rassegna del numero di oggi di Repubblica.
Intanto altre cose in prima pagina: l'EMerito Mauro che intervista Zagrebelski, Saviano sulla mafia londinese, e il Kola (Colaprico) che romanza la vicenda di Yara nel fogliettone.
Nelle sette pagine di Cacciucco Politico Elettorale, l'unica cosa che si salva è l'intervista dell'EMerito Ezio Mauro a GustaNO Zagrebelski.
Oddio, ci sarebbe anche il pezzo di Michele Smargiassi sulla sfida elettorale di Bologna, ma è troppo cacciuccosa.
Esteri: Pietro del Re inviato a Kiev, Ucraina, per lo scambio di prigionieri con Mosca che ha coinvolto anche l'eroina Savchenko.
Due certezze: la rubrica Questioni americane è definitivamente di Alexander Stille, e quel numero giallo "stonato" resta. Da segnalare, inoltre, che le prime tre puntate della rubrica sono state fin qui dedicate al massacro mediatico di Donald Trump.
Cronaca: riecco il cagliaritano Mauro Lissia.
Da leggere il pezzo di Piero Colaprico, il Kola, che riassume nello stile dei gialli (che lui conosce bene) l'assassinio della tredicenne Yara Gambirasio, a pochi giorni dalla sentenza contro l'unico imputato Massimo Giuseppe Bossetti.
Spettacoli: continuano le interviste ai grandi della musica, dopo il bassista dei Kiss ieri, oggi il leader dei Duran Duran Simon Le Bon intervistato da Gianni Santoro.
Nello Sport ancora spazio ai cosiddetti sport minori col tennis che si prende tutta l'apertura con pezzi di Cito (che oggi ha il dono dell'ubiquità), Clerici e Audisio.
I republicones del calcio, salvo Currò e Crosetti, si stanno riposando in attesa dei bagordi europei di Francia 2016.
2 commenti:
Però é Zagrebelsky, non Zagrebelski.
Però è "è", non "é": i cognomi - anche quelli più difficili - sono importanti, ma la grammatica pure.
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