martedì 22 novembre 2016

Le vignette degli altri: il Giannelli del Corriere (con commento)

Il commento è tratto dalla pagina Facebook Capire Giannelli:

Ancora Dio e Renzi, questa volta nella Valle dell’Eden.
Tutto è mashuppabile con il referendum.
La cosa che ci procura da subito un forte disagio sono quei due corpi mozzati. Un vero e proprio aborto. Forse che il Maestro non sappia disegnare una semplice foglia di fico? Proprio lui, che fa aerei strepitosi? No, ci vuole solo dire che questa è una campagna referendaria spudorata.
A coprire le nudità di Adamo ci piazza una margherita, citando l’indimenticabile “Sarà un fiore” che Beruschi portò a Sanremo.
Il peccato ha il sapore del rosmarino, ci rivela il Nostro, mettendone un rametto in bocca al serpente, che si avvinghia attorno all’albero – un pino marittimo e non un melo – riproducendo il bastone di Asclepio, simbolo delle arti sanitarie. Chiaro il riferimento ai medici, obiettori e non.
Un altro particolare interessante è dato dai due progenitori, che sono lo stesso personaggio, con e senza la parrucca. Con gran stupore, Adamo dalla propria costola si è visto uscire se stesso.
Ma quello che a Giannelli preme far sapere è che c’è forte tensione sia sul fronte referendario che nella Chiesa. E le parole pronunciate da Bergoglio sono come la mela di Eva, una bomba a mano che sta per detonare. [Melatov]


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